Sicurezza stradale, dati allarmanti: "Il 40% di chi guida usa lo smartphone alla guida"

Telefonare, leggere o scrivere messaggi mentre si guida continua ad essere una fonte di pericolo

Molti italiani guardano il telefono mentre guidano - Foto: iStock / stevanovicigor

Molti italiani guardano il telefono mentre guidano - Foto: iStock / stevanovicigor

Milano, 11 novembre 2017 - L’utilizzo sbagliato dello smartphone alla guida di auto, bici e scooter continua ad essere fonte di pericolo. All’auditorium Gaber di Palazzo Pirelli a Milano, si è tenuta la Giornata della Sicurezza e Fraternità stradale, durante la quale sono state consegnate riconoscenze e benemerenze a tutti quelli che, ogni giorno, lavorano per la sicurezza stradale sia come operatori che come volontari.

L’assessore lombardo Simona Bordonali ha anche fornito i dati dell’indagine sulla 'Conoscenza dei rischi da uso improprio in strada di cellulari, smartphone e loro applicazioni' commissionata dalla Regione Lombardia e realizzata da Eupolis su un campione di 2.653 studenti delle classi 4° e 5° degli Istituti Secondari Superiori dell'area della città metropolitana di Milano nello scorso mese di ottobre. Sono emersi numeri preoccupanti. In pratica il 40% di chi guida un'auto, quasi il 50 di chi va in bicicletta e il 10 di chi si muove in scooter utilizza lo smartphone alla guida. Tra coloro che dichiarano di usare lo smartphone, il 43%afferma di rispondere alla telefonate, il 17% di fare telefonate, il 13% di leggere messaggi, il 7% di scriverli, il 20% di usarlo indistintamente per tutte le sue funzioni. Allarmante anche il risultato di chi ammette di usarlo mentre attraversa una strada: si tratta di oltre il 60% dei ragazzi intervistati.

Dall'assessore è quindi arrivato l'invito a ribadire in ogni sede come "l'utilizzo di uno smartphone alla guida, l'eccessiva velocità o qualsiasi disattenzione possano costare la vita". Nel 2016 in Lombardia, ha ricordato Bordonali, "si sono verificati 32.785 incidenti che hanno portato a 45.435 feriti e 434 morti. Una vera e propria piaga sociale". Per questo, ha aggiunto l'assessore "è importante dedicare una giornata alle associazioni, ai corpi e in generale a tutte le persone che si dedicano all'educazione e al soccorso stradale. Le istituzioni hanno il compito e il dovere di sensibilizzare la popolazione sui rischi derivanti dall'incidentalità stradale e ovviamente di lavorare il più possibile per prevenire".  In quest'ottica, la Regione Lombardia non e' certo rimasta a guardare e, solo negli ultimi 3 anni, ha stanziato 15 milioni di euro per la sicurezza stradale (miglioramento delle infrastrutture, strumentazioni adeguate agli enti locali e promozione di campagne informative). 

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