"Si riparta da cultura e luoghi di aggregazione"

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Che Sesto riparta dalla cultura e dai luoghi di aggregazione.

Silvio La Corte, candidato sindaco della Coalizione della Sinistra, lancia le prime pillole del suo programma.

Si parte da SpazioArte e SpazioA. "Era un centro sociale e culturale. Il bar offriva occasioni di incontro a tutte le età, affittava a prezzi contenuti spazi a musicisti e associazioni, mostre, presentazioni. La frequentazione di quel luogo scoraggiava la presenza di spacciatori e vandali".

Poi c’è il Carroponte, ormai uno dei simboli di Sesto San Giovanni. "Lungo l’elenco degli spettacoli a cui abbiamo potuto assistere senza neanche pagare un centesimo. Bisogna ridare un ruolo autorevole al pubblico. A questo riguardo, la vicenda del centro Baldina è emblematica: si svuota una realtà che fa uscire di casa le persone per far lì una scuola materna – continua La Corte –. Sia chiaro: usare strutture che già ci sono è un dovere, ma in questo caso vuol dire forzare la mano sul tessuto cittadino e sociale".

Già nei mesi scorsi la Coalizione della Sinistra, che correrà da sola alle elezioni di Primavera, ha pubblicato un documento programmatico. E nei giorni scorsi, La Corte ha aperto un filo diretto, con tanto di centralino telefonico e sede in via don Minzoni 85, per confrontarsi e raccogliere idee dai sestesi: di persona, al telefono o per email (silvio_lacorte@virgilio.it).

"La partecipazione, per un’amministrazione, deve essere imprescindibile: in un periodo di ristrettezze la forza è il coinvolgimento dei cittadini".

Tra gli spunti arrivati dal basso, la realizzazione di un mercato coperto. "Nel vecchio progetto delle ex Falck lo avevamo inserito sotto l’Omec: ora è stato cancellato. Così come la nuova biblioteca al Bliss. Ma è anche con funzioni simili che si ricuce la città e si crea identità e appartenenza su quella nuova che nascerà sulle aree dismesse".

Infine, la memoria. "Non è retorica o uno slogan. A pochi mesi dalla morte di Peppino Valota, presidente Aned, il Comune non è riuscito neanche ad attaccare nella bacheca del municipio una locandina con le iniziative del Giorno della Memoria. In una città che ha pagato un prezzo altissimo con centinaia di deportati".

Laura Lana

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