Si dissequestra il Passante. Ripartenza piena a fine mese

Usura anomala delle ruote: confermata la causa dello “spargigrasso“ bloccato Impossibile un’immediata ripresa totale

Trenord

Trenord

Binari liberi entro oggi, quasi certamente. Ma per la riapertura del Passante serviranno forse più di tre settimane. Ieri sera si è conclusa la tre giorni di corse dei treni a vuoto disposta dalla Procura anche sulla tratta Dateo-Porta Vittoria, con la conferma che l’usura anomala delle ruote dei convogli in quel punto, denunciata a suo tempo da Trenord, sarebbe dipesa proprio dalla rottura dell’impianto erogatore di grasso, poi riparato. In giornata gli investigatori acquisiranno la “scansione“ in 3d del pezzo di rotaia interessata e gli esiti di un passaggio con il treno “diagnostico“ di Rfi, la società che si occupa della manutenzione della rete. Entro stasera dunque, al più tardi domattina, salvo sorprese i binari saranno dissequestrati.

Questo non vuol dire, però, che la circolazione del Passante milanese riprenderà da subito. Anzi. Fonti vicine a Trenord fanno sapere che la data più probabile per la riapertura completa potrebbe essere addirittura lunedì 29 agosto. Più di tre settimane che serviranno per rimettere in assetto i treni che hanno subito i danni alle ruote (una trentina quelli ancora ai box) e che entrambe le società coinvolte (Rfi e Trenord) sfrutteranno, probabilmente, per capire se il problema sia davvero risolto. Sullo sfondo, resta comunque l’inchiesta giudiziaria aperta (per ora contro ignoti) per “pericolo di disastro ferroviario“. E il dissequestro dei binari non vuol certo dire che il via libera alla ripresa della circolazione possa arrivare dalla Procura. Il caso non è ancora chiuso, per vedere gli esiti della consulenza tecnica che il magistrato disporrà, serviranno settimane.

Era sabato 23 luglio quando Trenord decise di bloccare la circolazione sul Passante dopo aver rilevato un consumo anomalo delle ruote dei suoi convogli. I sospetti erano caduti sul tratto di rotaia tra le fermate Dateo e Porta Vittoria, (usurata secondo Trenord, non per Rfi). Due giorni dopo la Procura mise sotto sequestro i binari. Venerdì scorso la svolta, dopo la scoperta (in realtà ritardata) che l’impianto erogatore di grasso nella tratta Dateo-Porta Vittoria era stato trovato bloccato già il 22 luglio dall’addetto di una ditta terza che si occupa della manutenzione di quell’impianto per conto di Rfi. Lo “spargigrasso“ era stato riparato nel giro di tre giorni e a quel punto la soluzione del giallo era sembrata a portata di mano. Per avere la riprova, che poi è arrivata, la Procura ordinò a Trenord e Rfi di far passar di nuovo su quei binari due convogli vuoti più volte al giorno per tre giorni consecutivi fino a ieri sera.Mario Consani

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro