"Sforniamo pane a cottura “dolce“"

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"La mia strategia? Utilizzare il forno a 23 della potenza. E se non serve, non si accende, programmando il più possibile cotture in contemporanea. Insomma, agire con intelligenza per ottenere lo stesso risultato e la stessa qualità ma risparmiando energia". È l’escamotage contro il caro-bollette escogitato da Roberto Ticozzi, panettiere milanese di 56 anni che lo scorso agosto si è visto arrivare una bolletta da 5mila euro, "un aumento di 5 volte in un anno: nel 2021 pagavo 980 euro al mese". Una stangata per la sua bottega a conduzione familiare tra Città Studi e Ortica. "Stiamo valutando un cambio di operatore ma al momento nessuno garantisce un risparmio consistente". M.V.

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