Sfidanti ai seggi con famiglia Ma gli appelli non sfondano

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"C’è una buonissima affluenza", si sentiva ripetere in coro fino a mezzogiorno, girando per i seggi. Eppure Sesto San Giovanni non sfonda, come già non fece cinque anni fa quando andò a votare solo il 50.93% degli elettori, 4mila in meno rispetto alle Amministrative del 2012. Fino a quella data – che coincise con l’esplodere dell’inchiesta giudiziaria sul Sistema Sesto – Sesto San Giovanni è sempre stata tra le città che più rispondeva alle urne.

Nonostante le percezioni di candidati e presidenti di lista, a mezzogiorno l’affluenza registrava appena il 17,18% e alle 19 il 36,33% , in linea con la media provinciale ma al di sotto di 5 anni fa (37,30%) e dei Comuni vicini come Melzo, Cernusco o Bussero. Solo nelle ultime ore, su Facebook, il sindaco uscente Roberto Di Stefano ha fatto ben sei post di appello al voto. Ritenta il bis, dopo che nel 2017 portò il centrodestra a vincere per la prima volta nell’ex Stalingrado d’Italia, raggiungendo il 58,63%. Ieri ha votato a mezzogiorno alle scuole Dante del centro storico: insieme all’affollato staff, i due figli e l’ex Silvia Sardone. Anche il competitor della coalizione di centrosinistra Michele Foggetta è arrivato al seggio della scuola XXV Aprile con la famiglia, spingendo il passeggino: con lui la compagna Maria e il piccolo Elias, che domani compirà 4 mesi. È un ballottaggio tradizionale quello che si attende dallo spoglio di stasera.

La.La.

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