Emergenza Seveso, alle vasche non si scappa più

Pronto il progetto della Regione per contenere le acque del Seveso. Nonostante il fronte del «no» i tempi stringono. Già finanziati 10 milioni di Giulio Dotto

Il rendering del progetto per le vasche di laminazione a Senago

Il rendering del progetto per le vasche di laminazione a Senago

Senago, 21 agosto 2014 - I tempi per la realizzazione delle vasche di laminazione delle acque del Seveso a Senago si stringono. Nonostante l’opposizione dell’amministrazione comunale e dei cittadini - ai quali si sono uniti anche comitati di Bollate e Paderno - il progetto definitivo del primo lotto dell’opera è stato realizzato e consegnato agli uffici regionali. È un altro colpo duro per i sostenitori del «no» che hanno proposto in più sedi soluzioni alternative affermando che le vasche «non servono ad evitare le esondazioni di Niguarda».

A segnalare al Comune il progetto fatto realizzare dall’Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) è stato l’assessore regionale Viviana Beccalossi che ha trasmesso gli atti anche a Milano e al governo. Finalmente le carte vengono scoperte. Nella relazione della Direzione Generale Territorio e Difesa del suolo della Regione si legge: «Nell’ambito del progetto è stata aggiornata l’analisi delle esondazioni storiche considerando anche gli eventi più recenti. Tale analisi, dimostra come, su 16 esondazioni avvenute dal 2010 ad oggi, la realizzazione dell’area di laminazione di Senago avrebbe evitato 10 esondazioni. Con le vasche di Senago e quella di Paderno sarebbero state evitate 14 su 16». Secondo il rapporto le sole esondazioni che non sarebbero state evitate sono quelle del 1° novembre 2010 e dell’8 luglio 2014.

Il progetto completo compresa la relazione ambientale sarà definitivo alla fine di ottobre. Nella nota lombarda si legge ancora: «Nel frattempo Regione Lombardia ha accolto le osservazioni proposte dal Comune di Senago, progettando a livello preliminare l’adeguamento del canale scolmatore nel tratto a valle dell’interconnessione con il torrente Garbogera. Tale adeguamento non sostituirà i volumi dell’area di laminazione, ma potrà contribuire ad una sua migliore funzionalità». I lavori si svolgeranno in due lotti: il primo, già finanziato con 10 milioni, per la realizzazione della vasca a nord dello scolmatore mentre il secondo, 20 milioni cda finanziare, prevede una vasca a sud del canale.

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