Caso Antinori, chiesti atti di una precedente inchiesta a carico dell'infermiera

La richiesta del gip in vista della decisione sull'archiviazione dell'indagine con al centro presunte false dichiarazioni rese dall'infermiera spagnola

Antinori in tribunale a Milano

Antinori in tribunale a Milano

Milano, 7 settembre 2017 - Il gip di Milano Luigi Gargiulo ha chiesto alla procura di trasmettergli gli atti di una precedente indagine sulla stessa vicenda a carico dell'infermiera spagnola protagonista del caso Antinori e che è stata archiviata da un altro giudice. Questo in vista della decisione se archiviare o meno l'indagine con al centro presunte false dichiarazioni rese dall'infermiera spagnola che con la sua denuncia ha portato al processo per presunto prelievo forzato di ovuli il ginecologo Severino Antinori.

Lo scrive nell'ordinanza depositata due giorni fa lo stesso gip, il quale "onde non incorrere, eventualmente, nel divieto di 'ne bis in idem'" rimanda la sua decisione di trenta giorni, in attesa di comprendere per quali fatti sia stata domandata e ottenuta l'archiviazione di quel fascicolo autonomamente aperto dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti e che potrebbe essere un 'doppione' di quello sul quale è stato chiamato a esprimersi. Il giudice Gargiulo, nel suo provvedimento, ha ricordato che l'infermiera (parte lesa nel processo a carico del ginecologo) sia nell'aprile sia nel settembre 2016 "ha reso dichiarazioni risultate non veritiere" che hanno contribuito a portare alla sbarra il medico. 

Nei mesi scorsi il gip aveva ordinato al pm di iscrivere l'infermiera, oltre che per calunnia (accusa nata da una denuncia del ginecologo) anche per false informazioni al pubblico ministero, in relazione ad alcuni verbali dell' inchiesta principale che ha fatto finire imputato Antinori. Nell'ordinanza, datata 4 settembre, il giudice spiega però che la Procura "non ha ottemperato l'ordine di iscrizione per quel reato" perché lo stesso pm ha sostenuto che la giovane, in relazione ad alcune dichiarazioni rese il 30 settembre 2016, era già finita sotto inchiesta con la stessa accusa. Inchiesta, che, su sua richiesta, era stata archiviata da un altro gip, nell' ottobre scorso. Nel suo provvedimento il giudice Gargiulo inoltre ribadisce quanto già evidenziato nell'ordinanza con cui, il 23 febbraio scorso, aveva imposto al pm di indagare l'infermiera per falsa testimonianza e di compiere ulteriori indagini, in quanto erano state rilevate "evidenti distonie tra il narrato della donna e i dati, talora inconfutabili, emersi dalla attività di indagine".

Nell'udienza camerale che si è tenuta davanti allo stesso Gargiulo nel luglio scorso, i pm Ripamonti e Lesti hanno di nuovo ribadito la richiesta di archiviazione dell'inchiesta, ritenendo attendibile la testimonianza della giovane. Diversa, invece, la ricostruzione della difesa del medico, secondo cui la donna avrebbe testimoniato il falso quando disse di essere stata legata da alcuni dipendenti della clinica Matris, tra cui lo stesso ginecologo, e di aver subìto un prelievo forzato di ovuli, la mattina del 5 aprile 2015. Vicenda per cui il processo, davanti al Tribunale, riprenderà il prossimo 4 ottobre.

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