Settimo, per la spesa si ritorna in fattoria: effetto Covid

Le code ai supermercati hanno favorito gli acquisti diretti, l’azienda agricola Maccazzola non si è mai fermata: "Abbiamo ripensato il modo di lavorare"

Paolo Maccazzola nella stalla

Paolo Maccazzola nella stalla

Settimo Milanese (Milano), 20 gennaio 2021 -  "Non è stato facile all’inizio: si faceva fatica a trovare le mascherine, c’erano informazioni confuse sul Covid e intanto noi dovevamo venire in allevamento con la paura del contagio. Ci siamo riorganizzati e rimboccati le maniche. Nel frattempo le restrizioni, i divieti di spostamento tra Comuni e le code davanti ai supermercati hanno favorito gli acquisti di prossimità e noi abbiamo avuto un aumento delle vendite". Siamo nella Fattoria Maccazzola, nel cuore di Settimo Milanese, poco distante dal Parco Agricolo Sud Milano. Una volta l’azienda agricola era circondata dai campi, oggi ci sono case e palazzi, ma il “core business“ è sempre lo stesso: qui, in via Podere La Vigna, si producono latte, formaggi, yogurt, dessert, uova. Sono stati loro ad installare il primo distributore automatico di latte crudo alla spina nell’hinterland milanese. Ora hanno quattro distributori di prodotti freschi che danno un servizio ad orario continuato.

Qui la pandemia ha cambiato il modo di lavorare ma non ha ridotto il fatturato e bloccato i progetti. "La nostra categoria non si è mai fermata, abbiamo dovuto ripensare al modo di lavorare perché, in caso di positività di uno solo, voleva dire bloccare tutta l’attività con danni gravi, perché abbiamo 400 animali ai quali dobbiamo dare da mangiare quotidianamente", spiega Paolo Maccazzola, titolare della fattoria e presidente Cia centro Lombardia, la Confederazione Italiana Agricoltori.

Due squadre di lavoro, una che si occupa della stalla, con 160 capi da mungere due volte al giorno e altri 200 capi, l’altra nel caseificio aperto a marzo e della vendita diretta a contatto con il pubblico. "In poche settimane sono aumentati i clienti e siamo diventati una valida alternativa ai supermercati, con prodotti freschi, ci sono stati anche giorni in cui c’era la coda di gente davanti ai nostri distributori, molti di loro vengono ancora oggi, altri hanno ripreso le loro abitudini di spesa – spiega Paolo Maccazzola –. Anche nei giorni di festa c’è stato un aumento di vendite. Non mi lamento. Purtroppo, invece, gli agricoltori che lavorano soprattutto con il settore H.o.r.e.c.a. hanno avuto un drastico calo del fatturato. Come associazione di categoria gli siamo stati vicini per supportarli nella richiesta dei Fondi messi a disposizione dal Governo".

Fatiche e incertezze non hanno cancellato l’impegno nel sociale. Nella fattoria Maccazzola da due anni, nell’ambito dei Bandi di Agricoltura Sociale, sono ospitati minori stranieri non accompagnati per stage di formazione professionale. "Nei mesi scorsi abbiamo avuto un ragazzo del Bangladesh e uno dell’Ucraina, tra l’altro con gravi problemi d’udito, vi lascio immaginare la difficoltà a comunicare con lui, indossando la mascherina che gli impediva di leggere il labiale – conclude Paolo Maccazzola –. Continueremo anche nel 2021 con l’inserimento di persone disabili nella produzione di yogurt e dessert".  

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