La Questura chiude il "Cinemino" di via Seneca: "Gravi irregolarità"

Sigilli alla sede dell'associazione omonima. Denunciato il presidente

La sala proiezioni del "Cinemino" di via Seneca

La sala proiezioni del "Cinemino" di via Seneca

Milano, 19 ottobre 2018 - La polizia nell'ambito dell'attività di monitoraggio dei locali pubblici ha sequestrato i locali dell'associazione 'Il Cinemino' in via Seneca a Milano. Nel corso di un controllo effettuato insieme ai vigili del fuoco è risultato che l'accesso all'associazione avveniva per mezzo di un bar, in fondo al quale era presente una scala diretta al piano interrato dove era allestito un piccolo foyer con la biglietteria, una sala di proiezione con maxi-schermo e 75 poltrone da cinema. L'associazione al circolo avveniva dietro compilazione di una domanda e il pagamento di due distinte somme di denaro: la prima di 3 euro consentiva l'immediata associazione e il contestuale rilascio della tessera associativa, la seconda di 5 euro per il biglietto di accesso alla sala cinema per la visione del film in programmazione. La gestione del circolo, secondo la questura, era di tipologia imprenditoriale.

I vigili del fuoco avrebbero riscontrato molteplici irregolarità in materia di sicurezza antincendio e sui luoghi di lavoro, ravvisando pertanto la mancanza dei requisiti minimi di sicurezza atti a garantire l'incolumità pubblica. In particolare, la presenza di scaffali contenenti bottiglie di alcoolici e altro materiale infiammabile adiacente alla sala, un'unica uscita di sicurezza dotata di porta con apertura controesodo, oltre alla carenza di cartellonistica relativa agli estintori portatili e assenza degli addetti e di dispositivi di emergenza. Gravi carenze in materia di sicurezza, secondo la Questura, che, per non consentire un'ulteriore reiterazione del reato, ha disposto il sequestro preventivo della struttura e ha denunciato all'autorità giudiziaria il presidente dell'associazione per apertura di un locale pubblico in assenza della verifica sull'agibilità da parte delle autorità di pubblica sicurezza e lo hanno sanzionato amministrativamente per apertura dell'esercizio pubblico in assenza della licenza comunale.

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