Sequestrati 35mila farmaci illegali

Il blitz dell’Annonaria in un minimarket cinese: sigilli a compresse anti-Covid prive di autorizzazione

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Più di 35mila compresse contenute in 1.500 scatole di farmaci antinfiammatori privi di autorizzazione dell’Aifa, con indicazioni solo in cinese o con bugiardino in una lingua dell’Est. I medicinali fuorilegge non erano nascosti, ma semplicemente stoccati nel magazzino di un piccolo minimarket e spedizioniere all’inizio di via Padova. Il proprietario del negozio, un trentottenne nativo di Zhejiang, è stato denunciato dai ghisa dell’Annonaria con l’accusa di aver aperto una farmacia senza autorizzazione di aver messo in commercio

farmaci illegali, tutti finiti sotto sequestro. Gli agenti della polizia locale sono entrati nel minimarket di via Padova nei giorni scorsi per un controllo di routine, ma hanno notato sugli scaffali – tra bottiglie di latte, scatole di biscotti, materiale elettrico e altri oggetti destinati prevalentemente a una clientela cinese – alcune scatole di integratori che non avrebbero potuto essere vendute lì.

Per questo, sono scattate veritiche più approfondite, anche nel retro dell’attività commerciale. E proprio in quei locali i vigili hanno trovato gli scatoloni pieni di farmaci dal marchio sconosciuto in Italia, ma pronti per la vendita illegale anche contro i sintomi da infezione Covid.

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