Segrate, lo shopping center Westfield fermo al palo

Un vero e proprio quartiere dedicato al tempo libero

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Avrebbe dovuto essere lo shopping center più grande d’Europa, con un taglio del nastro annunciato nel 2021.

Non un semplice centro commerciale, Westfield Milano avrebbe dovuto essere un vero e proprio quartiere dedicato al tempo libero: 154mila metri quadrati di negozi e marchi di lusso, tra cui le famose Galeries Lafayette, 80 ristoranti, un cinema multisala e un’esperienza esclusiva tagliata su misura per i facoltosi turisti stranieri in atterraggio a Linate. Invece, all’ex dogana di Segrate c’è solo una vasta area quartierata e niente più.

Dopo la bonifica dei terreni – ripuliti dai residuati bellici di cui è piena la zona e dalle infrastrutture sotterranee – i lavori si sono bloccati. Ufficialmente è tutta colpa dell’emergenza sanitaria, lo stop era infatti coinciso con il primo lockdown, ma a un anno di distanza i rumor su una possibile marcia indietro si fanno più pressanti.

Nell’ultima relazione finanziaria del gruppo Unibail Rodamco Westfield, appena pubblicata, compaiono una decina di progetti rimossi a causa della crisi legata al Covid, tra cui il Westfield Milano. Eppure il gruppo non ha fermato il cantiere per la costruzione del tratto della Cassanese Bis che si era impegnato a realizzare, segno che l’area sarà forse riconvertita ad altro – magari anche un residenziale – o che potrebbe essere rimessa sul mercato con un pacchetto già confezionato per il prossimo acquirente. Si è sempre parlato di numeri importanti: un investimento totale di 1,4 miliardi, di cui 210 milioni destinati alla viabilità speciale e a una fermata della M4, ma soprattutto 17mila posti di lavoro che rischiano di andare in fumo.

Patrizia Tossi

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