Sedriano, la guerra dell’ex sindaco: vado alla Corte dei Conti

Secondo Alfredo Celeste la causa è stato un errore dei commissari prefettizi e della Giunta pentastellata

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Gli effetti della sentenza sull’area feste di Sedriano – quella del 9 giugno 2020 – sono arrivati in Consiglio comunale con un preciso punto all’ordine del giorno: il riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio per sentenze esecutive. Il Consiglio, infatti, ha approvato un debito (fuori bilancio) per poter coprire la cifra totale di circa 830mila euro (escluse spese legali ed eventuali interessi) risultata da tutte le sentenze perse dal Comune nella causa contro la ditta Coruzzi-Rovici e ai tecnici Massetti e Munari per il collaudo e i lavori nella ormai famigerata area feste. Un’area abbandonata a se stessa e non più usata da sette anni: è questo uno degli aspetti che infastidisce maggiormente l’ex sindaco e protagonista della vicenda Alfredo Celeste.

"Mi dispiace che la cittadinanza sia stata privata di un’area che era sua di diritto – commenta –, ma ancora di più mi indigna il fatto che il costo di questa decisione assurda dell’Amministrazione Cipriani debba essere pagata interamente dal Comune. Si parla di quasi 900mila euro, a fronte dei 330mila proposti dal tribunale per la transazione finale con l’azienda, che alla fine sarebbe stato il costo dell’opera. I commissari hanno commesso un errore a intraprendere quella causa, ma la decisione dell’amministrazione pentastellata di proseguire lungo quella rotta, nonostante i pareri legali che la sconsigliavano, non può ricadere sulle spalle di tutti i sedrianesi. Per questo motivo farò nuovamente ricorso alla Corte dei conti, e non solo contro l’attuale Giunta, ma anche i commissari prefettizi".

Camilla Garavaglia

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