Seconda maturità Covid al debutto

Fra i candidati oltre mille privatisti. Cambio al vertice del provveditorato: arriva Coppi, Bussetti a Como

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di Simona Ballatore

È la vigilia della maturità, nonostante tutto, nonostante un altro anno a intermittenza per i ragazzi delle superiori, che non hanno potuto oltrepassare l’agognato traguardo della presenza al 100 per cento. Ieri si sono riunite ufficialmente le 574 commissioni delle scuole milanesi. Esamineranno da domani 23.039 candidati interni più 1.037 privatisti. Fra i maturandi anche quest’anno ci saranno quattro studenti che tenteranno di giocare d’anticipo: per merito - accompagnati dai loro professori - hanno potuto chiedere di completare due anni in uno e di presentarsi diretti all’esame di Stato. Secondo esame di Stato “pandemico“, con un unico orale e la novità del “curriculum dello studente“, chiamato a portare al vaglio della commissione anche le esperienze extrascolastiche. Un debutto, nell’anno delle limitazioni, accompagnato da polemiche. Lettere estratte, domani si entra nel vivo mentre nelle scuole continuano gli scrutini.

Mentre gli uffici sono al lavoro per sostituzioni last minute, è ufficiale il cambio al vertice del provveditorato più grande d’Italia. Ieri è stato firmato il primo atto - con la circolare sull’Anagrafe Nazionale Studenti - da Yuri Coppi. Era già stato reggente a Milano nel periodo in cui il suo predecessore - Marco Bussetti - era ministro dell’Istruzione all’Università e alla Ricerca. L’incarico di Bussetti all’ufficio scolastico milanese era in scadenza. A seguito dell’apertura di bandi per titoli, gli incarichi sono stati riassegnati: Coppi a Milano, Bussetti è ora al timone del provveditorato di Como.

Intanto proseguono gli scrutini e continuano a essere pubblicati i tabelloni. "Ci portavamo il fardello di due anni da valutare – tira le somme Roberto Garroni, preside del liceo più grande di Milano, il Virgilio –, lo scorso anno abbiamo promosso anche persone con cinque, sei, anche sette sufficienze. Il tasso di bocciature quest’anno si è alzato, soprattutto in due classi: in seconda e in quarta. Abbiamo allargato i criteri di promozione, tradizionalmente davamo tre esami, con massimo due insufficienze gravi, quest’anno abbiamo inserito una quarta materia col 5". Massimo tre debiti formativi a settembre, più una quarta da recuperare in corsa. "Nonostante questo non sono mancate le minacce e le richieste di colloqui da parte dei genitori – ricorda il dirigente scolastico – come non sono mancati professori che pensavano di poter valutare come fosse un anno “normale“". Si è lavorato di equilibrismi. Fra le 15 quinte una sola persona non è stata ammessa all’esame. Ma altre cinque persone hanno alzato bandiera bianca collezionando assenze, mollando prima del traguardo.