Vaccini, dal 17 giugno seconda dose eterologa per under 60. Ma slittano 80mila richiami

Per far posto a chi ha ricevuto la prima dose di Astrazeneca, spostati di una settimana i richiami con Moderna previsti dal 21 al 30 giugno

Vaccinazione anti Covid (Ansa)

Vaccinazione anti Covid (Ansa)

Milano - Giusto il tempo di riorganizzare le agende e via con le seconde dosi eterologhe (cioè con un vaccino diverso da quello usato per la prima dose) in Lombardia a partire dal 17 giugno. Lo ha fatto sapere la direzione generale Welfare del Pirellone: "I richiami di Astrazeneca interessati dalla vaccinazione eterologa e sospesi nel periodo 12-16 giugno, verranno effettuati a partire dal 17 giugno e si andranno a sommare ai richiami già previsti in quel periodo". La nota sottolinea che "in questo modo sarà possibile effettuare i richiami nei tempi previsti". Allo stesso tempo, però, proprio per garantire le dosi di vaccini mRna agli under 60 "i richiami con il vaccino Moderna previsti dal 21 giugno al 30 giugno (circa 80.000) saranno spostati in avanti di una settimana". La seconda dose sarà fatta, quindi, "42 giorni dopo la somministrazione invece degli attuali 35". Il criterio adottato "è quello di non penalizzare in alcun modo tutti i cittadini lombardi che si erano già prenotati per ricevere la prima dose".

L'assessorato precisa che al momento queste decisioni "sono valide per il mese di giugno". Nulla cambia, invece, per i richiami delle persone over 60 vaccinate in prima dose con Astrazeneca: "Come da indicazioni del ministero della Salute e di Aifa il richiamo sarà effettuato con lo stesso vaccino". La dg Welfare ricorda che il vaccino da usare "preferibilmente" nei soggetti con più di 60 anni è quello a vettore virale (AstraZeneca o Janssen). 

La cautela dopo la decisione del Cts

Due giorni fa dagli uffici della Regione era emersa una iniziale cautela nel riprogrammare, con un vaccino diverso, le seconde dosi per gli under 60 vaccinati una prima volta con il siero anglosvedese, così come indicato dal Cts. La Direzione generale Welfare del Pirellone aveva deciso di sospendere cautelativamente i richiami eterologhi in attesa di una nota ufficiale del ministero della Salute e di Aifa, competenti a rilasciare un parere scientifico, e allo scopo di tutelare quanto più possibile la salute dei cittadini e garantire i loro diritti. Detto, fatto. Nel primo pomeriggio è arrivata la circolare del Ministero della Salute e del collegato parere di Aifa. Regione Lombardia ha quindi  deciso di provvedere alla somministrazione della seconda dose di vaccino ai cittadini under 60 vaccinati con AstraZeneca in prima dose.

Gli studi sul mix di vaccini

A rassicurare i cittadini sul mix di vaccini c'è anche uno studio spagnolo pubblicato nelle scorse settimane sulla rivista "Nature" secondo cui  "la vaccinazione con entrambi i vaccini Oxford-AstraZeneca e Pfizer-BioNTech COVID-19 produce una potente risposta immunitaria contro il virus SARS-CoV-2". Mentre un altro studio, i cui dati preliminari sono stati pubblicati su Lancet ha invece evidenziato che il mix con una prima dose di AstraZeneca e la seconda con Pfizer determina un aumento delle reazioni avverse lievi come febbre, affaficamento, mal di testa e dolori. Tali effetti collaterali sono stati segnalati nel 34% del campione, contro l'1,7% rilevato nello studio spagnolo.

Quanti sono gli italiani coinvolti? 

Sono circa 900mila gli italiani under 60 ai quali è stato già somministrato il vaccino Vaxzevria (AstraZeneca) e che ora dovranno effettuare il richiamo con Pfizer o Moderna. Il dato è fornito dalla struttura commissariale per l'emergenza Covid-19. Secondo quanto prescritto dalla circolare di aggiornamento del ministero della Salute, basata sul parere del Comitato tecnico scientifico, "la somministrazione della seconda dose a mRNA dovrebbe avvenire a una distanza compresa tra le 8 e le 12 settimane dalla somministrazione della prima dose di Vaxzevria".