
di Barbara Calderola
Prove di tenuta in tutte le scuole dove mancano i controsoffitti, come chiesto dal Comitato Genitori dell’istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini. Carotaggi a tappeto a Cernusco, dopo il crollo dell’intonaco alla primaria Mosè Bianchi. Il sindaco Ermanno Zacchetti accoglie la richiesta delle famiglie e ordina stress-test per evitare altre brutte sorprese. Le verifiche cominceranno dopo i controlli straordinari nel plesso in cui giovedì scorso si è consumato l’incidente. Solo la prontezza di un allievo che ha lanciato l’allarme dopo avere visto una crepa e della maestra che ha sgomberato la 5C senza perdere un secondo hanno permesso di evitare conseguenze. I genitori hanno chiesto rigore al Comune durante la riunione indetta dal primo cittadino poche ore dopo l’episodio.
C’è chi ha accusato la giunta di avere minimizzato "i sette chili di pignatte (mattoni per solai) cadute a terra. Poteva essere una tragedia". Concetti espressi in una lettera inviata a Villa Greppi. Per scongiurare altri guai, l’amministrazione ha chiesto ai tecnici comunali di fare gli straordinaria. Gli accertamenti sono cominciati nel fine settimana, i lavori di ripristino estesi a un’aula attigua a quella al secondo piano al centro del caso, "in un’ottica di prevenzione", sottolinea il sindaco. I cantieri aprono quando i ragazzi escono "per non interferire con la didattica", le classi in questione restano chiuse, nel frattempo.
Le nuove verifiche in tutte le scuole "si aggiungono a quelle programmate che portiamo regolarmente a termine", precisa Zacchetti. "Negli ultimi tre anni abbiamo investito 3 milioni per la manutenzione in tutti gli stabili – ricorda Nico Acampora, assessore all’Istruzione –. Dopo quel che è successo aumenteremo le risorse, qui c’è in gioco la sicurezza dei nostri figli e su questo punto non abbiamo mai badato a spese". Lo “sfondellamento“, secondo gli esperti, sarebbe da attribuire "a un errore di costruzione della Mosè Bianchi, nel 1985". Un evento imponderabile, "nel quale non c’entrano niente le infiltrazioni". Per le famiglie preoccupate "una spiegazione che non ci fa dormire sonni tranquilli. Potrebbe succedere ancora". "Abbiamo avviato un percorso condiviso con docenti e genitori all’insegna della trasparenza, il dialogo è aperto, abbiamo subito adottato il loro suggerimento. Procederemo insieme in tutte le fasi", assicura l’assessore.