Scuole dell’infanzia all’aperto: sarà possibile restare in giardino

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Aiuole dove osservare la crescita di fiori, anche selvatici, erbe aromatiche e animali che le frequentano. Rami per costruire tunnel e casette da ravvivare con piante rampicanti per creare zone d’ombra o percorsi ricreativi. Collinette per guardare da un altro punto di vista, terre da scavare e pergole. Così dovranno essere realizzati i giardini di alcuni plessi, dove da settembre partirà un progetto sperimentale. Con l’inizio del prossimo anno scolastico, infatti, grazie a un accordo di collaborazione tra il Comune e la Protezione Civile locale prenderà il via l’outdoor education nelle scuole dell’infanzia Giolitti e Buscaglia. "Abbiamo colto la valenza pedagogica di una richiesta che era stata espressa dal Tavolo Zero Sei, che vede l’amministrazione in dialogo con asili nido e scuole dell’infanzia - spiega l’assessore alle Politiche educative e all’Infanzia Maria Gabriella Fumagalli -. Durante la sperimentazione saranno anche promossi incontri con genitori ed educatori". Durante la pandemia i genitori avevano chiesto a gran voce un progetto per portare le lezioni nei giardini e negli spazi esterni degli istituti. Un modello pedagogico che da settembre accompagnerà quello tradizionale. "I giardini delle scuole possono diventare un laboratorio dal potenziale inesauribile". Scienze, matematica, geografia potranno essere così studiate in modo diverso. I volontari della Protezione Civile si occuperanno di fornire i materiali vegetali derivanti dalla manutenzione del verde cittadino e di collaborare alla creazione di alcune aree riservate ad attività specifiche, come tavolini e panche per mangiare o disegnare.

La.La.

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