Scuola, tamponi salivari ogni 15 giorni per scongiurare il ritorno alla Dad

È una delle azioni del piano con il quale la Regione monitorerà l’andamento dei contagi tra gli studenti. Nelle scuole sentinella il test riguarderà un campione di 20mila iscritti al mese

Letizia Moratti

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Milano - Sono tre le azioni che la Regione Lombardia metterà in campo, durante l’anno scolastico che sta per iniziare, per prevenire e arginare i contagi da Coronavirus all’interno degli istituti e scongiurare così, per quanto possibile, il ritorno alle lezioni da remoto. Un piano scandito ieri in Consiglio regionale da Letizia Moratti, vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, in risposta ad un’interrogazione presentata da Elisabetta Strada, consigliera della lista “Lombardi, Civici, Europeisti“. Un piano che ricalca gli indirizzi dati dalla struttura di Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, e che presenta novità rispetto a quanto accaduto lo scorso anno scolastico.

La prima azione è quella relativa alle scuole sentinella: un campione di classi della scuola primaria e secondaria di primo grado (quindi elementari e medie) sarà sottoposto ogni 15 giorni al tampone salivare in modo da intercettare l’eventuale presenza del virus. In Lombardia il campione sarà pari a 20mila studenti al mese. La seconda azione è quella prevista nelle scuole di ogni ordine e grado, istituti superiori compresi, quando uno studente sia positivo. In questo caso la classe alla quale è iscritto lo studente risultato positivo dovrà osservare un periodo di quarantena, come sempre accaduto. Ma nelle altre classi dello stesso istituto scolastico, dove non si siano riscontrati positivi, si effettuerà il tampone molecolare salivare ripetuto per almeno due settimane con l’obiettivo di monitorare il cluster e proseguire con la didattica in presenza senza costringere tutti gli studenti dell’istituto in questione a ripiegare sulla didattica a distanza.

La terza ed ultima azione coincide con "l’ampliamento alle classi di età comprese tra i 6 e gli 11 anni della possibilità di sottoporsi gratuitamente, ogni 15 giorni, fino al 31 ottobre, al tampone antigenico rapido nelle Aziende Socio Sanitarie Territoriali (Asst) e nelle farmacie che hanno aderito all’iniziativa". "Con la ripresa dell’anno scolastico, l’obiettivo prioritario di Regione Lombardia - ha scandito la Moratti in Consiglio regionale - è garantire la frequenza scolastica in presenza". "Per farlo – ha aggiunto la vicepresidente con delega al Welfare – occorre puntare all’immunizzazione completa della popolazione scolastica vaccinabile, ossia personale docente e non docente, oltre ai minori ai partire dai 12 anni d’età". Sempre nella seduta di ieri, il Consiglio regionale ha approvato una mozione che invita la Giunta a prevedere un congruo risarcimento al personale sanitario e sociosanitario sia del settore pubblico sia del settore privato, che durante l’attività è stato vittima di contagio da Covid in riferimento a casi in cui sono state subite lesioni, infermità di tipo irreversibili o siano avvenuti decessi.