Casate e punti gloria ai generosi: in una scuola a Milano il metodo Harry Potter

Alla elementare e media maschile paritaria Faes Argonne

Il celebre maghetto Harry Potter

Il celebre maghetto Harry Potter

Milano, 11 ottobre 2019 - Ci saranno quattro “casate” - Terre d’America, Vento d’Africa, Fuoco d’Asia, Sorgente d’Europa - e pure i “punti gloria” per decretare alla fine dell’anno i vincitori della “Coppa delle case”: comportamenti virtuosi quotidiani - gesti di solidarietà, di generosità, di impegno - faranno crescere il “tesoretto”. Parte da quest’anno una sperimentazione “alla Harry Potter” alla scuola elementare e media maschile paritaria Faes Argonne. Il metodo - importato dai college anglosassoni - si chiama House System ma per gli alunni non c’è dubbio: è il metodo della Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts e le scuole Faes di Milano saranno le prime a sperimentarne la formula in Italia. «Incanalare in modo positivo le energie e la competitività tipica degli alunni maschi - si legge nel piano -, accrescere il senso di appartenenza alla comunità scolastica, favorire la crescita personale e le capacità relazionali, dalla leadership alla responsabilità verso il gruppo e i più piccoli. Tutto al servizio di una didattica innovativa ma efficace, in cui ci si diverte e si collabora».

Le quattro casate saranno “trasversali”, composte da 75 alunni ciascuna dalla prima elementare alla terza media, e da vari docenti. Ognuna è un omaggio a un continente, ai suoi costumi, alla sua cultura e arte ed è contraddistinta da uno “scudo” e da un colore, un popolo e una virtù di riferimento, due animali totem, un albero, un elemento, un motto. Due docenti come “capi-casate”. I simboli spiccano sulle magliette, su stemmi e gonfaloni «per dare una veste “visiva”, e in qualche modo giocosa, a un progetto che è invece molto serio», assicurano i prof che hanno avuto l’idea e che daranno vita a competizioni sia didattiche che sportive. Le vittorie e i piazzamenti faranno conquistare i “punti gloria” ma le buone pratiche valgono di più. «Dal punto di vista didattico – spiega Sam Guinea, direttore della scuola e responsabile del progetto - crediamo che per migliorare ogni risultato occorra puntare sull’entusiasmo, degli studenti ma anche dei docenti, e accrescere il clima di comunità, di partecipazione: ogni alunno deve sentirsi parte dell’intera scuola, non solo della sua classe, e contribuire a promuovere un clima di serenità che favorisca le relazioni umane e l’apprendimento, a partire dal rispetto degli ambienti fino al comportamento durante i giochi in cortile, il pranzo in mensa, le lezioni. Vogliamo premiare la crescita e i progressi di ciascuno».  

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