di Barbara Calderola
La prima campanella sarebbe dovuta suonare il 12 settembre anche nella nuova futuristica scuola media a Vaprio, invece il cantiere è bloccato da mesi. L’edificio realizzato da Inail, il primo in Italia che porta la firma del ministero, un’iniziativa all’avanguardia, si è arenato su problemi progettuali che l’Istituto sta cercando di risolvere con la ditta costruttrice. Serve una variante per correggere gli errori spuntati a lavori in corso.
Così la previsione del Comune è che il taglio del nastro slitti oltre settembre 2023, non si esclude infatti di arrivare al 2024. Insieme ai problemi contingenti bisogna fare i conti anche con rincari e difficoltà a reperire materiali intervenute nel frattempo, a causa della crisi internazionale. L’opera, che "ormai sfiora i 10 milioni", spiega da tempo il sindaco Luigi Fumagalli alimenta il duello fra maggioranza e opposizione. Il centrodestra alla guida del Municipio infatti ritiene che gli esborsi "con 300mila euro di affitto l’anno previsti dal contratto" siano un onere che "graverà ancora sui nostri nipoti", l’opposizione di centrosinistra, maggioranza quando il dossier fu licenziato, poi sconfitta alle elezioni, invece parla di "nodi comprensibili alla luce di un appalto così complesso".
Il progetto firmato dal prestigioso studio C+S è stato esposto alla Biennale di Venezia. Il plesso, su due livelli, ospiterà 15 aule più 5 altri spazi, laboratori tecnici e sale dedicate al corpo docenti, una mensa, biblioteca, uffici, un auditorium da 160 spettatori e un teatro, oltre a una palestra da 170 posti, area ristoro e foyer. Il piano terra è stato pensato per aprirsi alla città, quello superiore per l’insegnamento vero e proprio.
Una volta finita potrà accogliere 420 ragazzi. Da quando è in carica, a più riprese, Fumagalli ha provato a ridimensionare gli spazi per contenere i costi, ma poi è stata Inail stessa a spegnere le ruspe "per problemi di stabilità".
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