No Expo e scontri 1°maggio: manca interprete, slitta processo a studente tedesco

Il giovane è finito a processo con l'accusa di fabbricazione o detenzione di materiali esplodenti

Manifestazione NoExpo a Milano (NewPresse)

Manifestazione NoExpo a Milano (NewPresse)

Milano, 10 dicembre 2015 - Manca l'intreprete e così slitta il processo a Milano a carico di uno studente tedesco arrestato lo scorso 28 aprile perché trovato in possesso di materiale che, secondo l'accusa, era adatto per costruire bombe molotov. Il giovane faceva parte di un gruppo di antagonisti arrivati dalla Germania per partecipare al corteo 'No Expo' dello scorso primo maggio, sfociato nella guerriglia urbana per le strade della città. Aveva trascorso la notte in una casa, nel quartiere Giambellino, occupata da anarchici e, il 28 aprile, era stato fermato per un controllo dagli agenti della Digos, che avevano trovato nella sua auto una tanica di benzina e alcune bottiglie. 

Il tedesco, studente di giurisprudenza a Francoforte, è finito quindi a processo con l'accusa di fabbricazione o detenzione di materiali esplodenti. Processo che, però, oggi è stato subito rinviato in quanto, per un disguido, non è stato convocato un interprete in grado di tradurre dall'italiano al tedesco. Difeso dagli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini, il giovane dovrà quindi tornare in Italia il prossimo 22 febbraio. Per assistere alle udienze, tra l'altro, ha ottenuto un permesso da parte del ministero. È destinatario infatti di un provvedimento di allontanamento dallo Stato italiano, emesso anche nei confronti di altri antagonisti stranieri bloccati alcuni giorni prima della manifestazione. 

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