Scontri al corteo No vax Gli indagati salgono a 41

La Digos in campo: tre denunciati per i tafferugli con le forze dell’ordine. Agli altri 38 contestati pure interruzione di pubblico servizio e violenza privata

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di Nicola Palma

Sale a 41 il numero degli indagati per il corteo No vax di sabato. Ai quattro identificati già la sera della manifestazione, di cui abbiamo dato conto, se ne sono aggiunti altri 37, segnalati dagli investigatori della Digos al capo del pool Antiterrorismo Alberto Nobili. In particolare, tre persone, due uomini e una donna (che ha anche riportato una contusione alla testa), tutti incensurati e senza alcun legame noto con movimenti politici, dovranno rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non preavvisata: erano tra coloro che alle 18 di tre giorni fa hanno tentato di sfondare il cordone di agenti e carabinieri schierato a difesa di piazza Duomo, dove in quel momento era in corso il comizio della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a sostegno del candidato sindaco della coalizione di centrodestra Luca Bernardo.

I restanti 38, invece, verranno iscritti nel registro degli indagati con le accuse di istigazione a disobbedire alle leggi, manifestazione non preavvisata, violenza privata e interruzione di pubblico servizio (per via delle linee di tram e autobus bloccate dai manifestanti o deviate da Atm). L’inchiesta è ancora in corso, e altri partecipanti all’iniziativa illegale potrebbero a breve finire nel mirino. I 41 si vanno a sommare ai tanti altri già denunciati nelle scorse settimane per i blitz degli anti Green pass, che stanno andando in scena senza soluzione di continuità da sabato 24 luglio. Si va dalle persone indagate per la manifestazione non preavvisata che si è conclusa il 18 settembre in corso Sempione davanti alla sede della Rai; di queste, due dovranno rispondere anche di violenza privata e blocco stradale.

Per il corteo della settimana precedente, quello che l’11 settembre aveva mandato in tilt la circolazione in corso Buenos Aires, sono stati denunciati in 29, di cui 15 (tra cui l’ex esponente di Forza Nuova Marco Mantovani e altri due esponenti dell’estrema destra) per manifestazione non preavvisata e 14 per violenza privata, interruzione di pubblico servizio e blocco stradale. Senza dimenticare l’assalto al gazebo dei 5 Stelle del 28 agosto in Darsena, costato a quattro No vax una denuncia per attentato ai diritti politici dei cittadini, danneggiamento e mancato preavviso al questore di riunione in luogo pubblico. Infine, in Procura è aperto un fascicolo su otto sedicenti “guerrieri” (come si facevano chiamare in una chat su Telegram) in cui si contesta l’accusa di istigazione a delinquere.