Scomparso in montagna, la moglie di Federico Lugato: la speranza è piccola

Otto giorni di ricerche senza esito. L’appello di Elena ha fatto accorrere volontari

Federico Lugato, il 39enne milanese scomparso in val di Zoldo

Federico Lugato, il 39enne milanese scomparso in val di Zoldo

Milano - «La speranza è piccola. So che sarà un miracolo se ritroveremo Federico vivo. Ma dobbiamo basarci sui fatti: al momento non abbiamo prova a supporto di alcuna ipotesi, neppure di quella peggiore". A parlare è Elena Panciera, la moglie di Federico Lugato, il 39enne originario di Trivignano (Venezia) ma da anni residente a Milano, a Nolo, scomparso nove giorni fa durante un’escursione nella Val di Zoldo, nel Bellunese. L’uomo aveva detto alla moglie 38enne che sarebbe tornato per pranzo ma non si è più visto. Le ricerche anche ieri purtroppo sono state vane.

Rientrate senza alcun esito le squadre in perlustrazione dalla mattina: una settantina le persone presenti - fra Soccorso alpino, Guardia di finanzia, Vigili del fuoco, Protezione civile e i volontari che hanno risposto agli appelli della moglie - si sono distribuite sulle aree loro affidate dal Centro mobile di coordinamento delle operazioni. Sono state battute la parte bassa della Val Prampera verso Forno di Zoldo, da Casera di Mezzodì verso l’abitato e da sopra il Rifugio Sora’l Sass a scendere. I droni hanno sorvolato le rocce sottostanti il Rifugio e hanno volato nell’area del Castel de Moschesin. Oggi e domani proseguiranno le ricerche sul campo. Continua anche la raccolta fondi su Facebook – che ha superato a 20mila euro - per offrire vitto e alloggio alle persone accorse anche da Milano, Bolzano e Forlì e portare avanti le ricerche con consulenze tecnico-informatiche.

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