Sesto, sciopero della polizia locale durante la festa patronale

Seconda minaccia in meno di un mese da parte dei sindacati

Polizia locale di Sesto San Giovanni (foto repertorio)

Polizia locale di Sesto San Giovanni (foto repertorio)

La polizia locale di Sesto San Giovanni rilancia e torna a proclamare uno sciopero per una giornata intera, nell’ultima giornata di manifestazioni per la festa patronale di San Giovanni. Si tratta della seconda prova di forza in meno di un mese per il corpo: Sulpm e Csa, i sindacati più rappresentativi in comando, avevano minacciato di incrociare le braccia per la domenica del Giro d’Italia del 30 maggio scorso. In quell’occasione, i ghisa erano stati precettati dal Prefetto, ma lo stato di agitazione non è mai rientrato. Questa volta le due sigle ci mettono il carico. Sul piatto non c’è soltanto l’astensione del lavoro per la giornata di domenica 27 giugno, quando in città sarà organizzata la manifestazione conclusiva della festa patronale con gli stand di creativi e commercianti dalle 9 alle 21.

In aggiunta, questa volta, c’è anche il blocco delle ore di straordinario per un mese, dal 27 giugno fino al 25 luglio. La polizia locale di Sesto è tra le poche a effettuare il turno notturno, reintrodotto la scorsa estate dopo che era stato eliminato ormai anni fa a causa della difficoltà di organizzare turni e recuperi. Da quando l’amministrazione ha scelto di riavviare il quarto turno è iniziata la battaglia sindacale, che ha portato al tentativo di conciliazione (poi fallita) in Prefettura, a diversi volantinaggi e gazebo nei mercati rionali, a un’assemblea generale in comando e anche a un recente presidio di protesta dei vigili sotto il municipio prima dell’inizio della seduta di consiglio comunale. Ora la polizia locale torna a proclamare un nuovo sciopero, nonostante alcune delle richieste siano state recepite dal Comune, come il recupero del monte ore da smaltire. “Molte delle istanze sono strumentali, perché non corrispondono alla realtà, come la fornitura di nuove dotazioni o il potenziamento del sistema di videosorveglianza. Quanto al turno di notte, noi vogliamo una città presidiata 24 ore su 24”, aveva spiegato in aula il sindaco Roberto Di Stefano, mentre fuori manifestavano.

Tra i nodi c’è anche quello delle indennità di servizio: se per le sigle non sono quelle del passato, per l’amministrazione sono state introdotte e adeguate. Intanto, il malessere di una parte del comando, che conta oltre 80 unità, continua a farsi sentire. E mentre si annunciano nuove forme di mobilitazione, oltre allo sciopero e al blocco degli straordinari, i sindacati ricordano anche che “verranno perseguiti nelle opportune sedi eventuali ordini di servizio”. 

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