Milano, aggrediti 6 dipendenti Atm in 48 ore. Sciopero martedì 11 ottobre

Gli episodi sono avvenuti nella stazione Lodi della M3, in quella di Cascina Gobba sulla M2 e in piazzale Lotto: "Lavoratori terrorizzati"

In metropolitana

In metropolitana

Sei aggressioni in 48 ore, sempre contro i dipendenti di Atm, sempre nelle stazioni della metropolitana, non fosse per un caso, l’ultimo in ordine di tempo. Nonostante le riunioni tenutesi in Prefettura negli ultimi mesi, l’emergenza sicurezza corre senza sosta lungo le linee del trasporto pubblico. E i sindacati hanno indetto un nuovo sciopero: braccia incrociate domani, martedì 11 ottobre, dalle 8.45 alle 15. Basti sottolineare che uno degli aggressori è entrato in azione sabato mattina nella stazione M3 di Lodi e, sebbene sia stato denunciato a piede libero, sabato sera è tornato nella stessa stazione in cerca di vendetta rendendosi protagonista di un’altra aggressione: un fatto che restituisce la dimensione del senso di impunità che alberga tra i mezzanini delle linee sotterranee. Con ordine, allora.

L'aggressione

Nella prima mattinata di sabato – secondo quanto ricostruito da fonti sindacali – due addetti alla security di Atm sono scesi sulla banchina della stazione Lodi della Metropolitana 3 per verificare le condizioni di salute di un passeggero che sembrava privo di sensi. Una volta avvicinatolo, si sono resi conto che dormiva e che aveva bisogno di soccorsi, quindi hanno allertato il 118. Il diretto interessato, poi risultato italiano, non l’ha presa bene: ha prima insultato e poi aggredito i due dipendenti Atm. Uno ha rimediato 5 giorni di prognosi, l’altro 9. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine.

La denuncia e la vendetta

L’aggressore è stato denunciato a piede libero, un fatto che, però, non lo ha scoraggiato dal cercar vendetta. Intorno alle 21.20 di sabato, infatti, è tornato nella stessa stazione in cerca dei due addetti alla security aggrediti al mattino, a suo dire rei di aver chiamato il 118 e, soprattutto, le forze dell’ordine. Le sue aspettative sono rimaste deluse: i due vigilantes non erano in servizio, così se l’è presa con l’agente di stazione sul quale ha scaricato calci e pugni fino a rompergli una costola e procurandogli 30 giorni di prognosi. Non contento, ha scagliato contro il vetro del gabbiotto del mezzanino una di quelle colonnine utilizzate per delimitare i percorsi e indirizzare il flusso dei passeggeri nelle stazioni.

Altri due addetti feriti

Alle 23.45 di sabato è toccato ad altri due dipendenti Atm, altri due addetti alla security, un 33enne e un 51enne, entrambi feriti nel corso di una colluttazione con un marocchino di 22 anni al quale avevano intimato di smettere di infastidire gli altri passeggeri. Il 22enne, per tutta risposta, li ha presi a calci e pugni. Una volta bloccato dagli agenti, è stato denunciato a piede libero per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La sesta e ultima aggressione è avvenuta nella prima serata di ieri in piazzale Lotto, stavolta in strada: un’ausiliaria della sosta è stata prima insultata e poi colpita con una gomitata al naso da un automobilista. Un fatto, quest’ultimo, avvenuto mentre i rappresentanti sindacali dei lavoratori Atm stavano decidendo data e modalità dello sciopero.

Lo sciopero

Come anticipato, la scelta è caduta sulla giornata di martedì 11 ottobre, domani: i mezzi pubblici si fermeranno dalle 8.45 alle 15. A indire la protesta sono tutte le maggiori sigle sindacali: Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl Autoferro e l’Orsa. "Abbiamo fatto diverse proposte durante le riunioni in Prefettura ma nessuna è stata attuata: ora basta, siamo stanchi, tanti colleghi hanno il terrore di andare al lavoro" spiega Pasquale Ferri, delegato Rsu del’Orsa.

 

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