Scintille: nello spazio per eventi apre il megahub vaccinale

Il centro debutta domenica con duemila punture. Via alle prenotazioni per i 60-64 enni, Moratti: il 45% dei 70enni ha ricevuto una dose di antidoto

L'interno del nuovo hub vaccinale

L'interno del nuovo hub vaccinale

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MILANO - Apre domenica 25 aprile, nel giorno della Liberazione, e sarà "il centro vaccinale più grande d’Italia" a pari merito con quello della Fiera di Brescia: Palazzo delle Scintille, già Padiglione 3 dell’ex Campionaria, ribattezzato Generali Square Garden dal gruppo delle assicurazioni che l’ha comprato all’asta dal Comune per 30,1 milioni di euro a fine 2019, per farne un centro culturale e d’eventi nel cuore di CityLife. Poi è arrivata la pandemia e adesso Generali, col contributo di Cisco e Moncler e insieme a Fondazione Fiera ha riadattato questi 15mila metri quadrati in piazza VI Febbraio per farne un hub da concedere a titolo gratuito alla campagna vaccinale: 72 “linee” che possono arrivare a diecimila iniezioni al giorno, gestione affidata al Policlinico di Milano (come per l’hub del Portello) con la collaborazione di altre aziende sanitarie pubbliche (il Besta, l’Istituto dei tumori, le Asst Rhodense e Santi), servito dal metrò lilla e dal tram 19, 1.350 posti auto tra parcheggio Atm e del centro commerciale. Si parte domenica con duemila vaccinazioni, prevalentemente alla categoria degli "estremamente vulnerabili"; ieri è stato in visita il governatore Attilio Fontana, che conferma l’obiettivo d’arrivare, dalla prossima settimana, a centomila vaccinazioni al giorno in Lombardia, "un traguardo raggiungibile a patto che ci arrivino le dosi".

In attesa del quarto vaccino Johnson & Johnson (della prima piccola fornitura italiana, alla Lombardia toccheranno circa trentamila dosi), "stiamo correndo" a ritmi "superiori al piano che ci è stato indicato dal generale Figliuolo", sottolinea la vicepresidente con delega al Welfare Letizia Moratti. Martedì i centri vaccinali della Lombardia hanno superato la soglia (prevista inizialmente per la prossima settimana, nella migliore delle ipotesi) delle 65mila iniezioni d’antiCovid al giorno, compresi i richiami; mercoledì sono arrivati a 68.638 e ieri è stata superata quota 2,6 milioni di dosi iniettate da dicembre: 2.619.250 secondo il portale governativo aggiornato alle 17, di cui 961.350 somministrate a ultraottantenni, 125.074 a soggetti fragili non ricoverati e caregiver, 330.698 a settantenni ("Abbiamo coperto il 45% degli aderenti", sottolinea Moratti) e 49.228 a 65-69 enni che possono prenotare il vaccino da lunedì. Alle undici di ieri sera (con un’ora di anticipo decisa in corsa, dopo migliaia di chiamate al call center 800 894 545 da persone che avevano confuso l’ora X con la mezzanotte di ieri) è scattato il via al le prenotazioni per i lombardi tra i 60 e i 64 anni, cioè nati tra il 1957 e il 1961.

Intanto , sul fronte del Covid, la Lombardia confida, col verdetto odierno della cabina nazionale di regìa, di poter passare da lunedì prossimo in zona gialla: a quanto Il Giorno apprende l’Rt-sintomi regionale nell’ultima settimana oggetto di monitoraggio si attesta a 0.72 (in calo rispetto allo 0.78 della settimana scorsa), il tasso d’occupazione delle terapie intensive è sceso al 48% dal 56% della settimana precedente e quello dei reparti Corona dal 44 al 38%. Ieri c’erano 653 ricoverati per Covid nelle terapie intensive lombarde: 14 meno di mercoledì, nonostante 27 nuovi ingressi reali, e oltre duecento meno dell’inizio del mese; nei reparti Corona i ricoverati erano 4.352 (un calo di 170 in ventiquattr’ore) e i morti sono stati 54 (32.512 dalla scoperta dell’epidemia). I 52.170 tamponi caricati nel sistema di sorveglianza hanno scoperto 2.509 nuovi positivi, di cui 751 nel Milanese e 301 in città. Il monitoraggio dell’Ats Metropolitana, aggiornato al 12-18 aprile, conferma che l’intera Milano e il distretto Nord da tre settimane non hanno quartieri o comuni sopra la soglia d’incidenza critica di 250 nuovi contagiati per centomila, ma nel distretto Ovest restano sei i comuni al di sopra, nell’Est salgono da due a tre e nel Rhodense, che la settimana scorsa era tutto sotto il limite, Solaro torna a 261. 

Anche l’Rt per data tampone consolidato al 16 aprile (0.89 in media settimanale e 0.78 in media quindicinale per l’intera Ats; 0.91 e 0.76 a Milano città) è in leggera risalita (all’11 aprile l’Rt era 0.75 e 0.83 tra Milano e Lodi, 0.71 e 0.79 in città), pur mantenendosi sotto la soglia critica di 1. Del resto, a una settimana dalla riapertura post-pasquale delle aule, il numero di nuovi positivi “scolastici“ (669) e quarantenati (5.187) scoperti la scorsa settimana dall’Ats tra il Milanese e il Lodigiano è già tornato a livelli simili a quelli di metà febbraio.