Scatta la confisca per gli immobili della mafia

Noviglio, il sindaco Nadia Verduci decide di assegnare uno dei due stabili all’associazione che si batte per i diritti delle donne maltrattate.

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di Massimiliano Saggese

Villa Annabella ospiterà le donne maltrattate e i loro figli. "È stata dura, ma alla fine qui la mafia ha perso", commenta la sindaca Nadia Verduci (nella foto). Villa Annabella è una splendida struttura di tre piani, con annessa taverna e garage per le auto, protetta da alte siepi e immersa nel verde di via Vale, ultima strada della zona residenziale di Noviglio. Era del clan di Francesco Valle, una ‘ndrina smantellata nel 2010 con un blitz che portò all’arresto di 15 persone a al sequestro di 138 beni immobili, fra cui questa villetta. Un bene realizzato con soldi provenienti da estorsioni e altre attività illecite che prossimamente tornerà a vivere.

Lo ha annunciato il sindaco di Noviglio, Nadia Verduci, che si è battuta in prima linea perché quel bene confiscato diventasse un luogo di rinascita e così sarà. Villa Annabella diventerà una casa rifugio per donne maltrattate e per i loro figli.

"Si sta concludendo l’iter per l’assegnazione al nostro Comune della villa confiscata dall’autorità giudiziaria, come richiesto dalla Amministrazione Comunale. – spiega Verduci, con la voce a tratti commossa - Inoltre è stato approvato il progetto della “Fondazione Padri Somaschi Onlus” per l’assegnazione in concessione d’uso dell’immobile da destinarsi a casa di accoglienza temporanea per donne maltrattate, sole o con figli, che non si trovino in condizioni di emergenza". Un forte segnale dato alla criminalità organizzata "ed alle mafie togliendo loro i beni del malaffare per poi utilizzarli per scopi sociali. Vorrei ringraziare tutti gli assessori, in primis Ana Laborda, i consiglieri, i tecnici ed i funzionari comunali che hanno creduto in questa possibilità e nel progetto e che mi hanno supportato dalle ipotesi iniziali e nel lungo iter procedurale".

La sindaca di Noviglio ha anche ringraziato pubblicamente l’Anbsc (Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alle criminalità organizzate) per aver valutato positivamente il progetto proposto, il comandate della Polizia Unione I Fontanili e la Commissione Regionale Antimafia, in particolare rappresentata dalla sua Presidente Monica Forte. Per arrivare a questo obiettivo infatti oltre alla preparazione del progetto si sono susseguiti una serie di incontri interrotti solo dal lockdown. Ma la volontà di tutti era quella di dare il prima possibile questo immobile a chi ne aveva davvero bisogno e ora Noviglio sarà la casa anche delle donne maltrattate.

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