Scalo fantasma: maxi-risarcimento

Due società pagheranno 4,4 mln al Comune per la mancata realizzazione di una nuova fermata della linea S1

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di Alessandra Zanardi

Quella stazione ferroviaria mai realizzata: il Tar accoglie i ricorsi del Comune e condanna i lottizzanti del comparto “ex albergo” al pagamento di 4,4 milioni di euro. C’è un nuovo tassello nella vicenda dell’area di Zivido sulla quale, dopo l’abbattimento dell’ecomostro Blue Residence, sono sorti un supermercato Esselunga, un centro commerciale e un cinema multisala. A corredo di questi interventi, avrebbe dovuto essere realizzata una nuova fermata ferroviaria della linea S1, un progetto rimasto in realtà sulla carta. Proprio la mancata costruzione dello scalo, e altri aspetti della convenzione urbanistica che regolava il piano d’intervento (e che risulta scaduta dal 2013), sono diventati l’oggetto del contendere tra il Comune di San Giuliano e gli operatori dell’ex albergo. Ora un pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale ha accolto le istanze dell’ente locale, condannando due dei lottizzanti al versamento di una corposa cifra, a fronte soprattutto della mancata realizzazione della stazione. È lo stesso Municipio di San Giuliano a ufficializzare gli aspetti salienti della sentenza depositata il 12 dicembre, che non solo ha respinto le domande risarcitorie di entità milionaria avanzate da Synergy One e Milpar nei confronti dell’ente locale, ma ha condannato le due società a versare al Comune un totale di 3.648.628 euro. Di questi, 3.048.488 euro sono relativi alla mancata realizzazione della stazione e altri 600.140 euro si riferiscono alla mancata messa a disposizione di aree che avrebbero dovuto essere asservite ad uso pubblico. Non solo. Milpar e Synergy One dovranno versare al Comune altri 800.000 euro per la mancata realizzazione dei lavori su uno degli elettrodotti ricompresi nel piano d’intervento.

In Municipio il contenuto della sentenza è stato accolto con soddisfazione. "Siamo impegnati nel cercare di ristabilire la verità dei fatti, per rispetto nei confronti dei cittadini e per fare in modo che ognuno si assuma le proprie responsabilità, senza omissioni. In questo quadro, i recenti pronunciamenti hanno dato ragione alle nostre tesi – commenta il sindaco Marco Segala -. Continueremo su questa linea, auspicando che la giustizia amministrativa e la corretta ricostruzione dei fatti possano restituire nel più breve tempo possibile ai residenti di Zivido e a tutta la città quella stazione che potrebbe rappresentare una preziosa infrastruttura di collegamento per tutto il Sud Milano". L’obiettivo, ribadisce il sindaco, è "cercare di sbloccare una situazione che, al di là delle considerazioni giuridiche e interpretative, penalizza in primo luogo i cittadini di Zivido, e non solo".

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