Scala, ballerini sul piede di guerra contro Legris

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I ballerini della Scala hanno proclamato lo stato di agitazione. Nel mirino dei danzatori del Piermarini, stando a quanto risulta, c’è il direttore Manuel Legris, accusato di scarso dialogo con gli artisti. In un lungo comunicato, i rappresentanti sindacali hanno spiegato che la decisione è stata presa per protestare contro l’organizzazione del lavoro e il metodo di preparazione dei balletti in cui molti non si sentono a proprio agio. "L’aumento dei titoli in programmazione non è supportata dalle condizioni necessarie, a iniziare dall’organico adeguato", secondo i delegati della Rsa, che hanno chiesto "un maggior numero di contratti aggiunti per tutta la stagione in considerazione anche dell’età pensionabile" Inoltre, si legge ancora nel volantino, "troppo spesso ultimamente vengono aggiunti spettacoli che non erano presenti al momento della presentazione della stagione, e per quanto sia importante soprattutto in questo momento storico, avere spettacoli in cartellone, vorremo fosse rispettata la programmazione annuale, dato che produzioni o tournée all’ultimo momento creano scompiglio nell’organizzazione del lavoro,come abbiamo visto il mese scorso durante la preparazione del Gala Fracci, Afterait, Jewels, Giselle e Sylvia, tutto nello stesso mese". La goccia che ha fatto definitivamente traboccare il vaso è stata la mancata comunicazione che l’11 maggio, giorno prima del debutto di Silvia, sarà eseguito il primo atto del balletto nello spettacolo per l’Ucraina.

"Nonostante si rimanga convinti che l’unico modo possibile per migliorare la qualità del nostro lavoro e delle nostre risorse sia continuare a dare fiducia al dialogo tra le parti, chiediamo – hanno concluso i rappresentanti sindacali – al più presto un confronto col direttore del ballo che possa aiutarci a trovare le soluzioni per andare avanti al meglio e in serenità". Infine, i danzatori si sono lamentano pure per "il rifiuto da parte del direttore di venire incontro alla richiesta di rientrare dalle ferie estive 2022 il lunedì 22 agosto anziché il venerdì 19" e perché al rientro delle ferie estive del 2023 il primo balletto sarà il Lago dei cigni, produzione per la quale "non si può non essere in forma già dalle prime prove". Da quanto risulta al Giorno, a metà della prossima settimana andrà in scena un incontro tra una delegazione dei ballerini e il direttore Legris per ricomporre la frattura.Nicola Palma

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