Borrelli, al funerale i pm del pool e Sergio Cusani / FOTO E VIDEO

Chiesa gremita per l'addio al magistrato. Don Zaupa: "Sognava un'Italia lontana dal malaffare, pulita e bella"

Funerali Borrelli

Funerali Borrelli

Milano, 22 luglio 2019 -  Prima di morire, l'ex procuratore capo di Milano Francesco Saverio Borrelli, scomparso sabato scorso a 89 anni,  chiese che alle sue esequie venisse letto un passo del Vangelo di Matteo. "Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi". Parole pronunciate nella Basilica di Santa Croce a Milano da don Lidio Zaupa, che oggi pomeriggio ha officiato le esequie di Borrelli. A portare l'ultimo saluto a uno degli uomini simbolo di Mani Pulite, gli ex colleghi magistrati della Procura di Milano: Antonio Di Pietro, Piercamillo Davigo, Gherardo Colombo, Francesco Greco, Livia Pomodoro. Tra i politici, il presidente del Consiglio comunale di Milano Lamberto Bertolé e il consigliere di Milano in Comune Basilio Rizzo, ma anche familiari, amici e gente comune. In tanti: colleghi, familiari e amici gli hanno reso omaggio anche alla camera ardente, aperta in mattinata (FOTO).

Nella Basilica di Santa Croce, gremita all'inverosimile per i funerali, c'era anche Sergio Cusani, l'imputato 'simbolo' di Mani Pulite, che ha salutato con una stretta di mano il procuratore capo di Milano Francesco Greco. I due, che per anni sono stati 'avversari', hanno comunque mantenuto un rapporto civile. Cusani nel 2014 aveva già partecipato ai funerali di Gerardo D'Ambrosio, tra i principali protagonisti delle indagini che hanno segnato la fine della Prima Repubblica. Borrelli sperava in un mondo "dove non fosse più necessario giudicare", ha detto don Lidio nella sua omelia, esprimendo la sua vicinanza per "un uomo importante che ha speso la sua vita per il bene comune, la giustizia e il senso del dovere. Un uomo di grande spessore - ha aggiunto - che sognava un'Italia lontana  dal malaffare, pulita e bella. Un uomo leale, coerente, vicino alla gente. Si sentiva parte di questo quartiere". Il prete ha quindi letto il ricordo della figlia Margherita, seduta in prima fila assieme alla moglie Maria Laura Pini Prato, all'altro figlio Andrea, e alle sorelle Licia e Delia.

"Ho potuto godere dei tuoi insegnamenti, della tua esperienza, del tuo sapere umano, ma proprio questo privilegio ora mi schiaccia". Ha detto la figlia Federica nell'ultimo, commosso saluto. "Tutto questo bagaglio mi mancherà. Sei stato così naturalmente didascalico che siamo stati figli fino ad ora e ora siamo orfani. Lo smarrimento è il sentimento più acuto che percepisco. Sei stato un grande papà, presente. Forse da adolescenti ti avremmo voluto meno presenti, ma chissà se poi con gli anni ci saresti piaciuto uguale". E ancora: "grazie per avermi sussurrato, con un ultimo soffio di voce, proprio l'ultimo: 'ti voglio bene'. Ho capito che era il tuo addio".

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