Milano, Sarah come Greta: missione salvare il pianeta

Ogni venerdì questa studentessa di 24 anni del movimento Fridays for future dedica il suo tempo a sensibilizzare l’opinione pubblica

La 24enne Sarah Brizzolara durante una delle manifestazioni

La 24enne Sarah Brizzolara durante una delle manifestazioni

Milano, 5 ottobre 2020 - Cartello in mano, la 24enne Sarah Brizzolara non ha saltato mai uno sciopero. E tutti i venerdì, come la giovanissima Greta Thunberg che si reca all’esterno del parlamento svedese, Sarah manifesta in piazza della Scala, per salvare il clima del pianeta. Studente di lettere moderne e lavoratrice, legge e visita mostre di arte contemporanea e ogni giorno organizza, insieme ad altri giovani, iniziative del movimento Fridays For Future Milano.

Quanto è seguito il movimento a Milano? "Greta ha smosso l’effetto spettatore che c’era in numerose persone a livello globale. Molti conoscevano i problemi legati alla crisi climatica, ma nessuno sapeva come comunicarli nel modo giusto. Infatti, la cosa che più mi piace dei Fridays è l’essere un movimento globale e intergenerazionale. A Milano, e anche in altre città del mondo, non sono solo i ragazzi ad andare in piazza, ma ci sono anche adulti".

Tu come Greta, sempre presente, davanti a Palazzo Marino… "Non mi piace essere paragonata ad altre persone, perché credo fortemente nell’unicità di ognuno, con i propri valori e le proprie idee. Anche se è innegabile che da più di un anno e mezzo, in ogni parte del mondo, seguendo l’esempio di Greta, c’è qualcuno che dedica il proprio venerdì al futuro e ai temi legati alla crisi climatica. Io ogni venerdì sciopero fuori da palazzo Marino e uso molto del mio tempo libero per sensibilizzare altre persone sulle tematiche legate alla crisi climatica".

Il coronavirus ci ha fatto capire che il tempo stringe per salvare il pianeta Terra... "La pandemia ha sicuramente aperto una discussione sulla perdita di habitat naturali, il prelievo e il traffico delle specie selvatiche e gli effetti legati all’inquinamento atmosferico. La mia speranza è che questo virus, porti le persone a riflettere sulla connessione tra uomo e natura, anche perché noi uomini non potremmo esistere senza la biodiversità che c’è sulla Terra".

Quante notizie false dietro il Covid-19… "Sul fatto che circolino e siano circolate anche molte notizie false sul coronavirus, fa anche riflettere sulla modalità con cui ognuno di noi si documenta e cerca informazioni nell’era dei social, su come capire l’attendibilità di una fonte e come i governi stessi dovrebbero o meno intervenire sulla diffusione del fake news online".

Quale ruolo ricopre la scuola per sensibilizzare gli studenti sul tema del cambiamento climatico? "Da settembre di quest’anno, è stata introdotta nelle scuole italiane un’ora a settimana di educazione ambientale. Diventando il primo Paese al mondo a introdurre come materia obbligatoria lo studio dei cambiamenti climatici. Il problema è che è stato siglato un accordo per la formazione con l’Eni che è una delle più grandi compagnie petrolifere al mondo, accusata di enormi disastri ambientali. Penso che l’informazione nelle scuole e la formazione degli insegnanti sui temi ambientali siano pilastri fondamentali se vogliamo cambiare, in meglio, la nostra società. E in Italia avrebbe avuto più senso sfruttare gli esempi positivi che già c’erano, come il progetto Green School della provincia di Varese".

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