Sarà tempesta Guardiamo all’Ue per affrontarla

Alberto

Mazzuca

I nostri politici dovrebbero dare un’occhiata a quel che succede negli altri Paesi europei per capire che si dovrebbe smetterla di dire fesserie (come quella che, se ci fosse stato Berlusconi a Palazzo Chigi, l’intesa con Putin sarebbe già avvenuta) e affrontare con un po’ di responsabilità quel che ci

capiterà dopo le elezioni: il nuovo governo si ritroverà a decidere se ricorrere a badilate di soldi, se razionare tutto il possibile facendoci passare un inverno al freddo o se invece cincischierà favorendo

la corsa verso quella che in Germania hanno già chiamato la “Lehman energetica“. Un bel botto causato dal cortocircuito dell’aumento dei tassi della Bce per contrastare l’inflazione con gli aiuti e sostegni di Stato elargiti dai vari Paesi europei. Ecco cosa avviene fuori da casa nostra. Manifestazioni in piazza a Praga con la partecipazione di 70 mila persone contro il caro-bollette e “una guerra che non è la nostra“. Salvataggi straordinari a numerose utilities energetiche: a Vienna

(la principale utility della capitale, la Wien Energie, salvata con un esborso di 2 miliardi); in Germania, che ha già dato vita ad un pacchetto di aiuti da 65 miliardi di euro (l’Uniper); in Svezia,

dove l’inverno non è uno scherzo (sostegni ai produttori di elettricità); in Finlandia (Fortum, azionista di maggioranza della tedesca Uniper appena salvata). Allarghiamo l’orizzonte alla Gran Bretagna dove il neo primo ministro Liz Truss ha pronta una bozza con un intervento straordinario

di 130 miliardi di sterline nei prossimi 18 mesi in modo da evitare già da ottobre un aumento dei costi delle utenze dell’80%. In sostanza, il piano inglese prevede di indennizzare direttamente le

società elettriche e del gas con il governo che paga la differenza che avrebbero dovuto pagare gli utenti i quali, così, non pagano niente. In Italia l’unico aspetto positivo è arrivato finora dalla Carfagna: dopo le elezioni, governo di unità nazionale per fronteggiare la tempesta. Già, perché la tempesta ci sarà.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro