Regione Lombardia, per curare gli stranieri un "buco" da 150 milioni

Lo Stato deve agli ospedali della Lombardia circa 150 milioni di euro per le cure erogate a cittadini extracomunitari, in primis i migranti. La stima è della Regione Lombardia

Un medico (foto repertorio)

Un medico (foto repertorio)

Milano, 24 agosto 2016 - Lo Stato deve agli ospedali della Lombardia circa 150 milioni di euro per le cure erogate a cittadini extracomunitari, in primis i migranti. La stima è della Regione Lombardia. Oltre al danno, la beffa: i conti lasciati da pagare per le cure a cittadini europei, bulgari e romeni, i cui Paesi di provenienza non hanno mai rimborsato all’Italia il corrispettivo delle prestazioni sanitarie. L’assessore al Bilancio, Massimo Garavaglia, ieri è tornato alla carica: «Lo Stato deve agli ospedali lombardi circa 150 milioni per le cure a extracomunitari. Questa storia va avanti da una decina di anni, poi la restituzione dei soldi va in prescrizione. Noi li abbiamo chiesti in Conferenza Stato-Regioni per evitare la prescrizione». Quando «ho detto la cifra, il ministro Alfano è sbiancato». Dei 150 milioni stimati, il «30% riguarda strutture della provincia di Milano». E «se non pagano pignoriamo le Prefetture». Perché lo Stato Italiano paga a singhiozzo, e in ritardo, il conto alle varie Regioni.

Per il segretario della Lega Lombarda, Paolo Grimoldi, «è incredibile e vergognoso che la Regione abbia più di cento milioni di euro di credito verso lo Stato italiano per aver anticipato le cure mediche ospedaliere agli immigrati, clandestini o richiedenti asilo, e che Roma continui a fare orecchie da mercante, pagando con tempi da lumaca e con il contagocce». A questo «si aggiunge il danno ulteriore di cittadini comunitari, immigrati bulgari e rumeni soprattutto, che si fanno curare gratis nei nostri ospedali e poi dalla Bulgaria e dalla Romania non arrivano i rimborsi». In tutto questo «lo Stato italiano non si fa sentire con le autorità di Sofia e Bucarest per avere questi rimborsi».

L’assessore lombardo alla Salute, Giulio Gallera, ha annunciato «una valutazione accurata dei costi» perché «sono risorse in più che lo Stato deve erogare». La Regione «l’assistenza medica l’ha sempre garantita. Ad esempio a Como e a Milano, attraverso presidi e hub». Però «tutto questo ha evidentemente un costo». Gallera dice di voler fare «una verifica di quanto è costato il tutto e di voler andare a chiedere al Governo i soldi». Se poi «ci sarà una resistenza da parte di Roma, valuteremo altre iniziative».

Il segretario del Pd lombardo, Alessandro Alfieri, interviene sulla questione con una battuta: «Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, è di Area popolare, un partito alleato con la maggioranza di centrodestra in Regione. Quindi basta che si mettano d’accordo tra di loro per avere quanto dovuto». fabio.florindi@ilgiorno.net

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro