Sanità privata, qui scatta l’aumento

L’Aiop Lombardia anticipa il rinnovo del contratto per infermieri e tecnici. La Regione coprirà il 50 per cento

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Nella prossima busta paga infermieri, ausiliari, tecnici che lavorano negli ospedali che aderiscono all’Aiop Lombardia troveranno l’aumento previsto dal nuovo contratto nazionale del “comparto“ della sanità privata, per i mesi di luglio, agosto e settembre. E tra ottobre e dicembre arriverà loro, in due tranche da cinquecento, un’una tantum di mille euro esentasse, a titolo riparatorio perché l’incremento di stipendio doveva scattare all’inizio del 2020. Doveva anche perché la Conferenza delle Regioni aveva deliberato che la sanità pubblica si facesse carico del 50 per cento del costo del rinnovo del contratto, ma gran parte delle Regioni italiane non ha ancora adottato i provvedimenti che servono per garantire questa copertura, e di conseguenza le associazioni della sanità privata Aiop, Aris e Fdg si erano fermate e non avevano ratificato la preintesa del 10 giugno, scatenando le proteste dei sindacati che hanno proclamato uno sciopero nazionale per mercoledì prossimo.

E però ieri l’Aiop Lombardia ha deliberato, all’unanimità, di pagare subito ai suoi lavoratori del comparto un anticipo dell’aumento del rinnovo che vale ad esempio, per un infermiere professionale con uno stipendio tabellare lordo di 23 mila euro, altri circa 2.400 euro all’anno (il dieci per cento in più). Una "proposta unilaterale per dare il giusto riconoscimento all’impegno dei lavoratori dell’ospedalità privata e per evitare ulteriori tensioni in questo difficile momento nel quale stiamo facendo i più ampi sforzi, come componente del sistema sanitario regionale, per soddisfare i bisogni di salute dei cittadini lombardi", spiega Dario Beretta, presidente dell’Aiop regionale. Che polverizza così un fronte già incrinato, a luglio, dal Gruppo MultiMedica, che pur non aderendo alle associazioni firmatarie dell’intesa l’ha recepita per i suoi dipendenti liquidando anche l’una tantum di mille euro.

E soprattutto demolito, per la metà pubblica, dalla Regione Lombardia, che con una dgr del 5 agosto ha deliberato gli interventi sulle tariffe e i budget necessari a coprire il 50% del rinnovo per i lavoratori del comparto privato come previsto in Conferenza delle Regioni. Proprio "questa apertura ci ha consentito di giungere a questa importante svolta", sottolinea Beretta, auspicando che altre Regioni seguano. Ad esempio in Regione Sicilia ieri l’Aiop locale ha firmato un accordo che tuttavia, ha spiegato l’associazione isolana, "dispiegherà i suoi effetti quando sarà ratificato a livello nazionale".

Giulia Bonezzi

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