San Siro, spuntano due nuovi progetti: "Lo stadio può vivere, ecco le nostre idee"

Politecnico e studio Mascheroni hanno presentato le alternative all’abbattimento: "Nessun trasferimento del campionato per i lavori"

Il progetto dello studio JMA per riqualificare San Siro

Il progetto dello studio JMA per riqualificare San Siro

Milano, 17 dicembre 2019 - Una galleria panoramica che sfiora il cielo oppure una “copertura a diamante” accompagnata da un anello zero. Sono i cuori dei due progetti presentati in commissione congiunta Demanio, Urbanistica e Sport a Palazzo Marino: ipotesi che consentirebbero di riqualificare San Siro e di evitare la costruzione di un Meazza bis mentre intanto va avanti la trattativa tra Comune, Milan e Inter.

Un tema toccato anche dal sindaco Sala alla premiazione della classifica sulla qualità della vita: "Noi milanesi siamo i proprietari di uno stadio che ha un valore di 100 milioni e che ci rende dieci milioni all’anno, 5 in manutenzione e 5 in cash. Questa è una certezza. I club propongono di costruire un nuovo stadio sul nostro terreno, ci dicono di buttare giù il nostro stadio, che torneremo proprietari del nuovo tra 99 anni e che percepiremo l’affitto dopo 33 anni. Quindi il Comune passa da 100 milioni di valore e 10 milioni rendita a zero e zero. A me non sembra di essere un pazzo a dire che così non va bene". «Ristrutturare San Siro è possibile", afferma Riccardo Aceti, ingegnere e docente di Tecnica delle Costruzioni al Politecnico di Milano che illustra "una galleria panoramica. Questo progetto nasce da un elaborato di tesi nel 2016". L’idea è demolire il terzo anello e utilizzare le torri esistenti per sostenere una galleria in quota con più servizi: la superficie sarebbe di 11mila metri quadri e potrebbe ospitare spazi commerciali e multimediali, punti di ristoro, musei, campi sportivi tra cui, volendo, pure una pista di pattinaggio a 40 metri di altezza. "Il tutto con vista mozzafiato sullo skyline". Costo: 100 milioni di euro, mentre i tempi di realizzazione variano tra 24 e 36 mesi.

La seconda proposta è quella dell’architetto Jacopo Mascheroni, dello studio JMA: via il terzo anello e le torri, valorizzando la struttura del 1955, e costruzione di una "copertura a diamante" in policarbonato compatto, concentrando e ampliando i servizi ai livelli interrati. Il progetto prevede la creazione di un "anello zero" sfruttando la distanza che separa le tribune del primo anello dal campo e abbassando il terreno di gioco di circa 2,2 metri, "ricavando 3.000 nuove postazioni premium". La capienza dello stadio arriverebbe a 61.700 posti. "L’obiettivo è limitare al massimo la costruzione di nuove volumetrie per favorire il verde". Con attorno boulevard incorniciati dalle travi derivanti dall’eliminazione del terzo anello. I tempi di realizzazione sarebbero al massimo di 39 mesi mentre il costo sui 250 milioni. Entrambi i progetti non prevedono il "trasferimento" del campionato a lavori in corso. "Risparmio di suolo e valorizzazione del Meazza, senza costruire un secondo stadio, sono i nostri desideri", sottolinea Gabriella Bruschi, presidente del Comitato di coordinamento San Siro.

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