Nuovo stadio di San Siro, rischio ricorsi

La Lega: vendere il Meazza? Valuti la Corte dei Conti

Lo stadio Giuseppe Meazza di San Siro

Lo stadio Giuseppe Meazza di San Siro

Milano, 5 ottobre 2019 - Il caso San Siro potrebbe proseguire a colpi di carte bollate. Davanti alla Corte dei Conti e al Tribunale amministrativo regionale. Il fronte del «no» alla demolizione del Meazza e alla realizzazione del nuovo stadio nell’area dell’attuale parcheggio affila le armi e preannuncia ricorsi alla magistratura.

Ma andiamo avanti con ordine. Ieri in Comune era in programma la seconda commissione congiunta Sport-Urbanistica-Demanio dedicata al progetto presentato da Milan e Inter, alla presenza dei rappresentanti della società rossonera e nerazzurra. Ancora una volta, tra i consiglieri di maggioranza e opposizione, i contrari al nuovo stadio e ai grattacieli e al verde al posto del Meazza sono stati più dei favorevoli al progetto, anzi dei progetti alternativi di Populous e Manica-Sportium. Il capogruppo della Lega Alessandro Morelli ha minacciato di ricorre al Tar se il sindaco Giuseppe Sala perseguirà l’obiettivo di vendere il Meazza a Milan e Inter per 70 milioni di euro: «La cessione dell’impianto per 70 milioni di euro, come affermato dal sindaco, non sarebbe solo un danno d’immagine, ma anche economico per la città. A quel punto chiederemmo l’intervento della Corte dei Conti». Non è finita. Morelli anticipa che «nei prossimi giorni la Lega presenterà un progetto di riqualificazione di San Siro realizzato da tecnici del Politecnico».

Un progetto di restyling del Meazza alternativo a quello presentato da rossoneri e nerazzurri nei giorni scorsi e scartato dai club per una valutazione costi-benefici. Tant’è. Si passa da destra a sinistra e si continua a parlare di giudici. Basilio Rizzo di Milano in Comune, infatti, insiste perché «il dossier che Milan e Inter hanno consegnato al Comune lo scorso luglio venga desecretato e mostrato ai consiglieri comunali. Se così non sarà, presenterò un ricorso al Tar, come ho già fatto nel caso del progetto per la mobilità Milano Next». In commissione, intanto, diventano bipartisan i consensi sulla proposta del capogruppo di FI Fabrizio De Pasquale di chiedere «una perizia terza sulla ristrutturazione del Meazza», terza rispetto al progetto delle due società calcistiche e del parere della Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala. Il consigliere del Pd Alessandro Giungi, contrarissimo all’abbattimento del Meazza, si dichiara «d’accordo con la perizia terza proposta da De Pasquale» e una soluzione del genere viene auspicata anche dal leghista Gabriele Abbiati. Subito dopo, un altro dem, Carlo Monguzzi, uno dei capifila del fronte del no, sposta il discorso sul nodo più propriamente urbanistico della vicenda: «Il Pgt in discussione in Consiglio comunale prevede la riduzione del consumo di suolo in città, il progetto del nuovo stadio invece va nella direzione opposta». Tra gli interventi in commissioni, comunque, si registrano anche dei sì al progetto rossonerazzurro: Alice Arienta (Pd) e Alessandro De Chirico sono favorevoli a ragionare con i club sul nuovo stadio.

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