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San Siro, Salvini in pressing sul centrosinistra: "Basta no. Con loro condannati all’immobilismo"

Il leader della Lega: pronto un miliardo di euro. Il primo cittadino:. no ai due impianti

"Basta con i No. C’è un miliardo di euro pronto per essere investito sul nuovo stadio di Milano. Con Sala e la sua coalizione la città sarebbe condannata all’immobilismo". Il leader della Lega Matteo Salvini parte in pressing sulla realizzazione di un nuovo stadio a San Siro, come chiesto da Milan e Inter. Il Carroccio registra la posizione contraria dei Verdi, che sostengono Sala alle Comunali, al nuovo impianto voluto dai club e puntano il dito sulle contraddizioni della coalizione di centrosinistra sul progetto rossonerazzurro, che, oltre alla costruzione di un nuovo impianto nell’area verde e nel parcheggio di fianco al Meazza, prevede la parziale demolizione dell’attuale stadio per creare in quell’area un distretto sportivo e commerciale. Il commissario milanese dei lumbard Stefano Bolognini, intanto, riparte all’attacco: "Il sindaco Sala dica chiaramente e una volta per tutte se è favorevole allo sviluppo della città oppure se preferisce inseguire Greta e anche per lui la realizzazione del nuovo stadio è solo “cemento’’ e un ’’progetto insostenibile’’".

Il primo cittadino, poco dopo, riassume così la sua posizione sul futuro di San Siro: "Nella nostra coalizione ci sono opinioni diverse, I Verdi dicono che non si può fare il nuovo stadio, ma sanno qual è la mia linea: non ho nulla al contrario al nuovo stadio, ma l’impianto vale il 45% del progetto. Sul resto dell’area dobbiamo ancora discutere, nel progetto c’è molto cemento. Anche tra i nostri avversari, comunque, ci sono divisioni: Salvini dice uno stadio, il candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo, invece, parla di due impianti. Io escludo radicalmente l’ipotesi dei due stadi, per il consumo di suolo e per il costo di gestione del Meazza: dovremmo pagare dieci milioni di euro all’anno solo per otto concerti d’estate o per dedicare l’attuale stadio alle partite della nazionale, un’idea che vede contrarie tutte le altre città?".

M.Min.