Nuovo San Siro, addio alla Cattedrale: stadio pronto nel 2028, ecco come sarà

Nel nuovo rendering sparisce il progetto di Populous. Milan e Inter: 1,3 miliardi di euro per riqualificare l’area

A destra l'ultima versione senza "cattedrale"

A destra l'ultima versione senza "cattedrale"

Milano, 27 settembre 2022 - Il presidente del Milan Paolo Scaroni parte con una stoccata (rivolta al Comune?): "Per parlare del progetto del nuovo stadio a San Siro ci siamo visti per la prima volta tre anni fa. Allora dissi che l’avremmo costruito “molto presto’’ perché Milano è la città del fare". Sottinteso: non è andata così, perché, dal 2019 a oggi, Comune e club non hanno ancora approvato il progetto definitivo del nuovo impianto da 60 mila posti (13.500 premium) che dovrebbe sostituire il Meazza, destinato a essere completamente demolito, secondo le due società, per lasciar spazio a un distretto sportivo e commerciale, una nuova “Cittadella dello sport’’ del valore di 1,3 miliardi di euro.

Mercoledì pomeriggio, intanto, inizia il dibattito pubblico sul progetto rossonerazzurro, un dibattito che si concluderà il prossimo 18 novembre. "Lo consideriamo un processo che ci ha fatto perdere un altro anno però se riusciremmo a uscirne in maniera positiva non sarà tempo perso", rincara la dose il numero uno rossonero. Polemiche a parte, la presentazione del nuovo piano, riveduto e corretto, dei club su San Siro mostra un nuovo rendering dove, a sorpresa, non compare più “La Cattedrale’’ dello studio Populous – il progetto scelto da Milan e Inter tra una serie di idee di noti studi di architettura – ma spunta l’immagine di uno stadio non più squadrato e con le guglie stile Duomo, ma arrotondato e più simile ad altri stadi.

La domanda sorge spontanea: che cosa è successo? Addio Cattedrale. L’amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello spiega che "sulla soluzione architettonica avremo tempo di decidere nella fase di progettazione esecutiva". Scaroni è ancor più esplicito: "Non date per scontato che nell’area del nuovo stadio ci sarà “La Cattedrale’’. Ci riteniamo liberi. Quel progetto costava 600 milioni di euro, ma oggi costerebbe 800 milioni di euro". La crisi economica e il caro energia fanno lievitare i costi anche del piano di riqualificazione dell’area di San Siro. Addio, o quasi, alla Cattedrale. Ma dal progetto del nuovo stadio i club non tornano indietro. L’ipotesi di ristrutturare il Meazza è scartata. Scaroni spiega che è una strada impercorribile perché in uno stadio in cui giocano due squadre è impossibile e pericolossimo tenere aperto un cantiere per almeno due anni. E non c’è un impianto vicino a Milano di almeno 50-60 mila posti dove potremmo traslocare temporaneamente".

Nuovo stadio, dunque, ma non solo. Antonello sottolinea che le due società hanno rispettato tutte le condizioni poste dal Comune – "la riduzione degli indici volumetrici da 0,51 a 0,35, l’aumento del verde di 50 mila metri quadrati e la Zona a traffico limitato più grande di Milano" – e aggiunge che alla fine dei lavori San Siro sarà "una nuova area di aggregazione sociale per la città" da 280 mila mq. Intanto il consulente dei club Giuseppe Bonomi, ex presidente di Sea, dice di andare oltre l’abbattimento della Scala del calcio: "Non credo che qualche milanese abbia memoria di Santa Tecla o della Basilica di Santa Maria Maggiore, due basiliche che sono state rase al suolo per far spazio al Duomo. Milano non può legarsi al conservatorismo: Milano è Milano perché continua a cambiare". Definitivamente accantonato il Piano B di Sesto San Giovanni? Scaroni risponde che "al progetto San Siro crediamo ma guardiamo anche altrove per avere alternative. Non abbiamo un Piano B, solo un Piano A. Ma ne abbiamo più di uno". Antonello, intanto, illustra i tempi previsti dalle squadre: "Ci vorranno 3-4 mesi per approvare il progetto e 3-4 mesi per il bando pubblico. Prevedibilmente i cantieri inizieranno nell’ultimo semestre del 2024. Il nuovo stadio sarà pronto nel 2027 o 2028". A quel punto si procederà con la demolizione del Meazza e la realizzazione della Cittadella dello Sport.

Restano dubbi sulle volumetrie effettive del progetto. Milan e Inter sostengono di aver rispettato il limite fissato dal Pgt per l’area di San Siro: 0,35. Il Comitato Sì Meazza afferma invece che ci sono volumetrie maggiori, almeno fino a 0,46. Bonomi taglia corto: "Per noi sono 0,35. Se il Comune dirà che così non si farà una variante urbanistica, che è compresa nella legge sugli stadi".

 

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