San Siro, l’ascensore è in tilt : "Io, disabile, ostaggio in casa"

Tra gli inquilini del condominio in housing sociale di via Gabetti 15 . Marco Rasconi, 41 anni, presidente dell’Unione lotta alla distrofia muscolare.

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di Giambattista Anastasio

In cinque giorni non si è trovato il tempo e il modo di riparare un ascensore, l’unico che serve quella scala del condominio. E tra gli inquilini c’è chi da cinque giorni non esce di casa, semplicemente perché non può proprio uscire.

Il condominio in questione è quello in via Gabetti 15, in zona San Siro. Un condominio in housing sociale, gestito dalla cooperativa DAR e di proprietà della Redo Sgr. Tra gli inquilini che da cinque giorni sono costretti a stare a casa c’è Marco Rasconi, 41 anni, presidente nazionale dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM) nonché fondatore della Asd Turtles Milano, una squadra di hockey in carrozzina elettrica, sport da lui stesso praticato fino a poco tempo fa.

"Gli ascensori delle quattro palazzine che compongono il complesso residenziale di via Gabetti 15 hanno smesso di funzionare nella notte tra venerdì e sabato a causa del maltempo – racconta Rasconi –. Secondo quanto ci è stato riferito dagli operai della manutenzione, tutti gli ascensori sarebbero stati messi fuori gioco da un fulmine. Da sabato mattina ad oggi (ieri pomeriggio per chi legge, ndr.), le uscite degli addetti alla manutenzione dell’elevatore sono proseguite a singhiozzo e a singhiozzo sono stati effettuati anche gli interventi: gli ascensori delle scale A e D sono stati messi a posto, mentre quelli della scala B, dove vivo io, e della scala C continuano ad essere fuori servizio".

Tutti gli ascensori sono prodotti e manutenuti dalla stessa azienda: la Kone. Ma sono stati riattivati solo quelli che hanno subito i danni minori. "Mi chiedo perché non sia stata fatta una diagnosi complessiva già sabato mattina nel primo sopralluogo degli operai, per poter agire nel più breve tempo possibile" dichiara Rasconi.

Nel frattempo, la sua quotidianità è dovuta cambiare: "Sono stato costretto a lavorare da casa. Mio malgrado sono dovuto tornare indietro ai giorni del lockdown – scandisce Rasconi, affetto da atrofia muscolare di tipo 2 –. Del resto, io abito al terzo piano e senza ascensore non ho modo di muovermi: mi muovo su una carrozzina elettrica che pesa 130 chili. Me compreso sono, in tutto, 165 chili”. Per le necessità di ogni giorno, a partire dalla spesa, Marco può contare "su un assistente personale e sugli altri inquilini" perché "tra inquilini, in un contesto di housing sociale, ci si aiuta reciprocamente". Ora, però, tutti vogliono riavere la loro libertà di movimento, la loro autonomia. Ieri pomeriggio il referente della Kone ha fatto sapere che oggi ci sarà un nuovo sopralluogo degli operai. Si spera sia quello decisivo.

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