San Siro, il sindaco Sala apre alla cessione

Il sindaco si dice disposto a valutare una concessione del diritto di superficie per 99 anni a Milan e Inter

San Siro visto dall'interno

San Siro visto dall'interno

Milano, 28 ottobre 2018 - Si alla concessione (quasi) secolare dello stadio di San Siro a Milan e Inter. Il sindaco Sala, dopo il pressing del neopresidente nerazzurro Steven Zhang sul futuro del Meazza, apre a una soluzione che potrebbe servire a riqualificare l’impianto costruito nel 1926: la concessione del diritto di superficie per 99 anni alle due società calcistiche milanesi, che già gestiscono San Siro, di proprietà comunale, tramite la società M-I Stadio. «La concessione del diritto di superficie a Milan e Inter per 99 anni? Siamo aperti a tutte le soluzioni, anche a una soluzione del genere», sottolinea il primo cittadino a margine dell’inaugurazione mattutina della Biblioteca degli alberi a Porta Nuova». Sui tempi per decidere il futuro di San Siro, intanto, Sala incalza rossoneri e nerazzurri: «Prima si fa, meglio è. Vorrei che si trovasse una soluzione entro la fine del mio mandato», fissata nel 2021.

Accellerare i tempi per il restyling del Meazza è anche un pallino del presidente interista Zhang, il quale venerdì, al momento del voto dell’assemblea dei soci nerazzurri che l’ha incoronato all’unanimità nuovo numero uno interista, ha parlato anche di San Siro: «Vorremmo stare a San Siro, condividerlo con il Milan va benissimo. Ho 26 anni, ma non posso aspettare in eterno, se i rossoneri e il Comune non si allineano sarò costretto a prendere un’altra strada». Zhang jr parte in pressing su Palazzo Marino e Milan e avverte che in caso di mancata intesa in tempi brevi l’Inter potrebbe pensare alla realizzazione di un nuovo stadio. Ma Sala ribatte: «Mi pare che sia più il Milan che si debba allineare. Apprezzo che la società rossonera stia dicendo che vorrebbe continuare a lavorare con l’Inter. Per me la soluzione migliore è che Milan e Inter rimangano a San Siro, uno stadio che evoca tanti ricordi in tanti tifosi e può essere riqualificato. In quel caso il Comune parteciperà sia con lo scomputo dell’affitto per realizzare i lavori necessari sia se le società volessero proporci un contratto lunghissimo o una concessione. Non abbiamo la fissa della proprietà di San Siro, abbiamo la fissa che San Siro diventi uno stadio ancora più attrattivo, non solo per gli spettatori delle partite ma anche per i visitatori di Milano».

Il percorso è tracciato, ma l’accordo a tre Comune-Milan-Inter non c’è ancora. Un anno fa Sala lanciò un ultimatum al Milan per velocizzare i tempi della decisione sul restyling di San Siro o sulla realizzazione di un nuovo stadio. Il sindaco, 12 mesi dopo, ricorda che «allora spingevo perché avevo timori sulla proprietà precedente della società rossonera, quando lo dicevo mi prendevano per un provocatore ma in realtà qualche ragione l’avevo. Ora con il Milan sotto la proprietà di Elliot possiamo stare tutti più tranquilli».

 

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