"San Siro, 5 requisiti per il dibattito pubblico"

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La lettera vede come primo firmatario una vecchia conoscenza della politica milanese, l’ex consigliere comunale radicale Marco Cappato, ma è firmata anche da alcuni degli esponenti del comitato per i referendum sul futuro dello stadio di San Siro tra cui l’avvocato Veronica Dini. La missiva, che ha come titolo “Osservazioni per un corretto svolgimento del processo partecipativo sullo stadio (o sugli stadi) di Milano’’ è indirizzata alla Commissione nazionale per il dibattito pubblico, parte in causa nell’organizzazione del confronto sul progetto del nuovo stadio proposto da Milan e Inter.

I firmatari della lettera chiedono "un intervento, urgente, sollecito e attento della Commissione nazionale dibattito pubblico" per far sì che il confronto cittadino abbia cinque requisiti ritenuti indispensabili per un corretto dibattito. Il primo è "la presenza nella discussione di più alternative progettuali, dunque una valutazione prioritaria di progetti di riqualificazione e rinnovo del Meazza che ne evitino la demolizione". La seconda è "una particolare attenzione alla diversità delle opinioni, alla rappresentatività della popolazione dell’area metropolitana milanese, alla qualità e alla trasparenza delle informazioni". Il terzo è "documenti tecnici affidabili, definitivi, presentati in forma intelligibile e comprensibile a tutte e tutti i partecipanti". Il quarto "un’attenzione molto forte alla trasparenza e correttezza dei processi amministrativi connessi al Dibattito". Il quinto e ultimo è "la presenza di una funzione di valutazione indipendente della qualità del processo partecipativo".

M.Min.

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