Salvini: Fontana candidato Ma è gelo nel centrodestra

Il leader della Lega: Attilio in campo. Coalizione unita? Penso proprio di sì. Majorino (Pd): la partita è aperta, ma ci serve un frontman subito dopo l’estate

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di Massimiliano Mingoia

C’erano pochi dubbi in proposito, ma il segretario della Lega Matteo Salvini ieri da Crema l’ha voluto dire a chiare lettere: "Attilio Fontana è il nostro candidato alle Regionali. È un uomo e un politico che merita di essere sostenuto e ha tutto il nostro appoggio". Certo, l’interessato, il governatore lombardo e lumbard, non ha ancora ufficializzato la sua ridiscesa in campo per la sfida di Palazzo Lombardia alle elezioni del 2023, ma l’endorsement del leader del Carroccio allontana scenari alternativi.

Un’incognita, almeno formalmente, però, resta: tutti i partiti del centrodestra appoggeranno Fontana? La domanda viene proposta tale e quale a Salvini che ostenta serenità – "il centrodestra sarà unito? Penso proprio di sì" – anche se la coalizione non ha sciolto nel migliore dei modi tutti i nodi relativi alle prossime amministrative del 12 giugno e non ha ancora trovato la quadra – per dirla alla Umberto Bossi – su tutti i candidati alle prossime Regionali, a partire da quello per la Sicilia, una terra sulla quale la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni non intende rinunciare alla ricandidatura del governatore uscente Nello Musumeci.

Salvini, intanto, dà per sicura la ricandidatura di Fontana in Lombardia, ma il silenzio degli alleati di FdI e Forza Italia dimostra una certa freddezza nei rapporti tra i partiti del centrodestra in Regione.

Il centrosinistra osserva a distanza le mosse degli avversari e, in attesa di individuare il candidato presidente per Palazzo Lombardia, lancia messaggi di fiducia al proprio elettorato. Il primo a commentare le parole di Salvini su Fontana è l’europarlamentare del Partito democratico Pierfrancesco Majorino: "La partita è aperta. Perché, anche se la destra in Lombardia è piuttosto forte, Fontana e i suoi sono stati un disastro. Quel che dico è che dobbiamo avere il candidato del centrosinistra subito dopo l’estate, assolutamente non oltre, magari scegliendo la persona più giusta attraverso le primarie. E non basta. Servono idee nette e decise di cambiamento, nessuna timidezza nella critica alla destra e un’alleanza ampia, la più ampia possibile. Alle Regione non esiste il doppio turno, chi arriva primo vince. Dobbiamo provarci".

Interviene anche la deputata dem Barbara Pollastrini: "Dopo oltre 20 anni, solo un’alternativa allo status quo può dare dinamismo, trasparenza e slancio per il futuro. È tempo di cambiare nella sanità, nei servizi, nei trasporti e nell’ambiente. Il Pd è impegnato nella costruzione dell’alleanza, di un movimento per l’alternativa che sta crescendo nei comuni, con associazioni e partiti".

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