"Salviamo la lapide dei partigiani Siemens"

È l’appello di Roberto Dameno dipendente Italtel e rappresentante sindacale della Fiom Cgil

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"Salviamo la lapide dei partigiani Siemens". È l’appello di Roberto Dameno, dipendente Italtel di Settimo Milanese e rappresentante sindacale della Fiom Cgil. Da settimane nell’area ex Italtel di Castelletto sono in corso i lavori di demolizione di edifici per fare spazio al Campus data center e da alcuni giorni le ruspe sono arrivate nell’area industriale dove, accanto all’ingresso, alla fine degli anni Ottanta era stata posizionata una lapide con il nome dei partigiani Siemens, "questa lapide prima si trovava a Milano in piazza Zavattari dove c’era la sede centrale della Siemens (poi diventata Italtel), quando è stata chiusa l’hanno portata a Castelletto - racconta Dameno -. Ora che nell’area stanno abbattendo i capannoni, non vogliamo che venga dimenticata o danneggiata, c’è il rischio di perdere la memoria storica di quei lavoratori-partigiani. Per questo ho scritto al sindaco di Settimo Milanese chiedendo se è possibile trovare una collocazione sul territorio". La risposta del sindaco Sara Santagostino è stata immediata e positiva. Probabilmente già nei prossimi giorni i tecnici comunali si occuperanno dell’iter per mettere in sicurezza e portare via la lapide. Sulla collocazione invece, "stiamo riqualificando molte aree verdi in città, la lapide potrebbe essere messa in una di queste". A un anno e mezzo dal trasloco a Milano, all’interno del Caldera Park, il campus tecnologico situato in via Caldera, degli ultimi dipendenti rimasti (circa 600), nell’area che dal 1971 ha ospitato la sede più grande dell’Italtel restano l’area conosciuta come la Cascina, con la villa padronale e altri ambienti trasformati in aree di ufficio direzionale circa venti anni fa, ancora di proprietà del colosso delle telecomunicazioni. Intorno l’area sta cambiano volto e funzione e si prepara a ospitare uno dei più grandi Campus data center in Italia di Data4, società francese nata nel 2006 e acquisita nel 2018 da Axa Im-Real assets. Quando il sito di Castelletto ha aperto Italtel era un colosso con quasi 30mila dipendenti in tutta Italia, di cui 6.000 nella sede alle porte di Milano. È qui che sono stati progettate e realizzate le prime centrali elettroniche. Dopo oltre un decennio di tagli, contratti di solidarietà, cassintegrazione e riorganizzazione, anche gli ultimi dipendenti rimasti sono stati trasferiti, ma l’area continuerà ad avere un ruolo per tutto il territorio.

Roberta Rampini

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