Salone, porte aperte al pubblico

Per tutto il weekend sarà possibile andare a caccia di novità, fra pezzi unici di artigianato e nuove tendenze

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di Stefania Consenti

Dalle start up nel settore della transizione ecologica sino ai giovani designer e ai grandi marchi: per tutti il Salone del Mobile, è vetrina prestigiosa, "agorà" dove potersi parlare, confrontare. E insomma, che si faccia a giugno o a settembre, questo Salone del Mobile ha dimostrato di piacere comunque (al netto di diverse difficoltà) e la grande affluenza di questi giorni, fra buyer stranieri ed espositori, l’ha ancora pienamente dimostrato. Da oggi poi, per tutto il weekend, porte aperte al pubblico, visitatori "generalisti" che potranno finalmente godersi il Salone, a caccia delle novità nel settore arredo (Biennali complete, Bagno e Cucina) o del pezzo "unico" da acquistare, anche a costo di qualche piccola rinuncia. Certo, è impossibile girare tutto il Salone, ci sono più di duemila espositori, si dovrà scegliere. Fra gli allestimenti dei grandi brand colpisce Flexform, tutto puntato sull’ambientazione outdoor, con piante di ulivo e rosmarino, e altre spontanee, angoli "verdi" arredati con divani super chic.

Ci sono poi capolavori di fine artigianato, fiore all’occhiello di questa edizione. E si va dalle porcellane di Villari, azienda storica napoletana, ai tappeti della sarda Maria Antonia Urru sino ai tessuti di Limonta; dai mobili a basso impatto ambientale (merita una visita Zanat, azienda bosniaca che porta avanti lavorazioni uniche di alta ebanisteria, con il cabinet totemico Kula di Michele De Lucchi) ai vetri in murano de I Dogi, storica azienda veneziana conosciuta per i maestosi chandelier e vetri artistici, al Salone presente con dei pezzi unici. Electrolux, passando alle cucine, espone elettrodomestici intelligenti che aiutano a programmare anche nuove abitudini alimentari, a partire dalla corretta conservazione degli alimenti sino alla cottura.

Da non perdere le mostre del Compasso d’Oro, legato a Bagno e Cucina, con gli oggetti che negli anni sono stati premiati. E il SaloneSatellite, dei giovani designer. Per dodici storiche aziende festa assicurata oggi: Gervasoni, Giorgetti, Flexform, Medea 1905, Minotti, Misuraemme, Molteni, Pianca, Porro, Potocco, Turri, Visionnaire.

Mai "dal 1961 hanno fatto mancare il sostegno al Salone del Mobile Milano", è la motivazione. Sessant’anni festeggiati alla grande, sulle note della musica di Madame e Fabi Fibra, l’altra sera, nello splendido Palazzo Dugnani. Con una mostra immersiva di visual artist e i sei manifesti di Emiliano Ponzi a celebrare l’indissolubile legame del Salone con Milano. Mostra allestita nella Sala da Ballo, da ammirare con il naso all’insù per il meraviglioso affresco, sul soffitto, del Tiepolo.

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