Milano, saldi: boom di stranieri, in centro superati dati pre Covid

Si registra addirittura +12% sul 2019 . Ma nelle zone periferiche gli affari languono, milanesi in vacanza

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Con molti "locals" partiti per le vacanze (anche lavorando in smartworking) il vero asso nella manica dei negozianti sono i turisti. Dove la loro presenza è nutrita - come in Duomo - la stagione dei saldi estivi partita il 2 luglio in Lombardia (terminerà il 30 agosto) ha ricevuto un vero e proprio "sprint". Mentre dove gli stranieri si fanno vedere di meno il bilancio degli esercenti diventa meno entusiastico. "La prima settimana dei saldi estivi ha chiuso con +25% rispetto allo stesso periodo del 2021. Nelle zone centrali si registra addirittura +12% sul 2019. Il risveglio degli acquisti è dovuto al ritorno massiccio dei turisti, innamorati del "made in Italy", ma anche alle esigenze dei milanesi di rinnovare il guardaroba e alle numerose cerimonie come feste di laurea e matrimoni" fa il punto Gabriel Meghnagi, il presidente della rete associativa vie Confcommercio Milano.

FederModaMilano ha stimato in 389 milioni di euro il giro d’affari a Milano e area metropolitana, con il coinvolgimento di oltre un milione di famiglie e una spesa media pro capite di 135 euro. Del 30/40 per cento la percentuale media di sconto che si applica nei negozi. L’esperienza nel weekend nelle vie del centro storico è il baudelairiano "bagno di moltitudine". Tra i portici di corso Vittorio Emanuele II e i marciapiedi di via Torino è un trionfo di persone e sacchetti. "C’è un forte passaggio con incremento di stranieri, a partire da arabi e spagnoli. Sono clienti che non guardano al ribasso sul cartellino: acquistano intimo e costumi d’impulso, non trovando capi di questa fattura nei loro Paesi" spiega Silvia Bavalle, responsabile di "Goldenpoint" in corso Vittorio Emanuele II.

È imballato di clienti il negozio "Sweet sweet way" di via Torino che vende abbigliamento legato alle serie tv: "E dire che praticamente non facciamo saldi, solo offerte speciali del 10% - precisa la titolare Stefania Vergaglia - ma siamo invasi da stranieri, molti dal Nord Europa. Abbiamo persino superato il fatturato del 2019 in questo periodo". "Mancano però ancora i turisti alto-spendenti, orientali e russi" precisa Vittorio Giacovelli, titolare di Ottica Barello e presidente di AscoTorino. Variegato il bilancio delle vetrine in corso Buenos Aires.

"Per noi è una stagione sotto le aspettative. Francamente di turisti non ne vediamo molti. Molti milanesi sono già al mare. E chi non è partito è alle prese con l’erosione del potere d’acquisto per l’inflazione" afferma Manuela Capecchi, dipendente del negozio di abbigliamento baby "Brums". "È un po’ un’estate "avvelenata" dalle emergenze a partire dal ritorno della pandemia. Di fronte all’allarme continuo prima di acquistare un gioiello ci si pensa due volte. Noi ci salviamo per i prezzi medio-bassi ma i livelli pre-pandemia restano lontani" aggiunge Fausta Desini della gioielleria SilverX.

Proseguendo sull’arteria commerciale Cinzia Lucco, titolare della boutique "Miss Marilyn", offre un quadro molto più roseo: "Si lavora bene. Fra gli acquirenti ci sono le nostre affezionate clienti e turisti di passaggio, europei e americani. Io credo che bisogna rimanere positivi, nonostante tutto. Il mio consiglio? Facciamoci carine e compriamoci un bell’abito. E ogni tanto spegniamo la tv".

 

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