Milano, Sala si sbilancia su San Siro: necessario demolirlo o Milan e Inter vanno altrove

A dibattito pubblico in corso, il sindaco fa capire che l’abbattimento è inevitabile per i club. E dice che il nuovo impianto si farà. Comitato "Sì Meazza" su tutte le furie: fa solo gli interessi delle squadre

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Milano, 28 ottobre 2022 - L’abbattimento dello stadio di San Siro è una scelta obbligata se si vuole evitare che Milan ed Inter decidano di costruire un nuovo impianto altrove. Questo, in sintesi, il pensiero espresso ieri dal sindaco Giuseppe Sala nel corso di un incontro con gli studenti della Fondazione Collegio delle Università Milanesi. Un pensiero che ha suscitato reazioni, visto che è in corso il dibattito pubblico. Un fatto che il primo cittadino non tralascia, ma che non attenua l’impatto delle sue parole. "C’è un percorso da fare, con buona probabilità il nuovo stadio si farà – dice Sala confrontandosi con gli studenti –. Stiamo procedendo con il dibattito pubblico che finirà il 18 novembre, alla fine il Comune deve accettare o rigettare le osservazioni. Per rientrare nell’investimento le squadre devono fare commerciale e uffici: il che ci sta, ma nel rispetto delle regole. Se dovessi tenere San Siro – ecco il passaggio sensibile – è chiaro che andrebbero da un’altra parte. In questo senso diventa necessario abbattere San Siro. Con il nuovo stadio credo si procederà".

"Un altro vincolo del Piano di governo del territorio – ha sottolineato subito dopo il primo cittadino – è non solo quanto puoi costruire ma anche quanto verde lasciare. Dovessi tener San Siro è chiaro che le nuove costruzioni porterebbero via del verde". Dura la reazione di Luigi Corbani, presidente del Comitato Sì Meazza, che si batte perché San Siro resti in piedi: "Il dibattito pubblico è una pura finzione orchestrata per dire che c’è stato un plebiscito intorno al progetto presentato dalle due squadre. Non si può prendere in giro i milanesi in questo modo. Il sindaco con le sue affermazioni si dimostra solo servo di Inter e Milan e non fa l’interesse generale. Ma non è lui il padrone dello stadio, la proprietà è dei cittadini. Se vuole solo fare gli interessi delle squadre proceda pure". Corbani si sofferma, poi, sulla proposta della multinazionale ASM Global di riqualificare l’attuale stadio: "Sala non ha neanche risposto pubblicamente alla società. È la dimostrazione che stanno ignorando la proposta perché dà fastidio alle squadre".

Il presidente del Comitato contesta, infine, le modalità di organizzazione del dibattito pubblico: "Non hanno posto nessuna alternativa su cui discutere tranne il progetto di demolizione. Inoltre il sindaco aveva promesso di organizzare delle commissioni consiliari dove dibattere sul tema insieme ai consiglieri, alle squadre e ai cittadini. Il tutto a costo zero. Invece abbiamo speso 300mila euro di soldi pubblici per un dibattito farlocco". Sulla stessa linea Marco Bestetti, consigliere comunale di Forza Italia: " Mi permetto di suggerire al sindaco maggior tatto nel prevedere quello che accadrà. Almeno attenda la fine del dibattito pubblico. Se è davvero un istituto serio in cui tutti si riconoscono, ritengo doveroso che Sala aspetti di leggere la relazione conclusiva prima di parlare".