Sala incalza il Pd: "Milano merita di più"

Il sindaco al vicesegretario dem Provenzano: "Qui c’è una base politica che merita maggior attenzione". Poi: "Il capitale sceglie il green"

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di Massimiliano Mingoia

A un certo punto, con una frase rivolta al vicesegretario del Pd Peppe Provenzano, il sindaco Giuseppe Sala esprime un sentimento che si è percepito in alcune mezze frasi pronunciate dal primo cittadino nei mesi scorsi, ma non è mai stato espresso in maniera più chiara: la percezione che il Pd nazionale non dedichi le dovute attenzioni al centrosinistra milanese e in alcuni casi perfino al suo primo cittadino. Sì, perché Sala – che ieri su Instagram ha mostrato un orologio arcobaleno in vista del Gay Pride –, a un certo punto del dibattito sulla presentazione del libro dell’assessore Cristina Tajani “Città prossime. Dal quartiere al mondo. Milano e le metropoli globali’’, si rivolge direttamente al numero due del Pd e afferma: "Dico a Peppe Provenzano: qui ci sono dei protagonisti – certo abbiamo molto da fare e mille difetti –, però c’è una base politica a Milano che merita anche un po’ di più. Perché in questi dieci anni abbiamo fatto tanto per cercare di trovare sempre nuove formule. Per cui guarda con una particolare attenzione quello che succederà a Milano nei prossimi anni".

Al fianco di Sala, oltre a Provenzano e alla Tajani, c’è l’europarlamentare con un passato da assessore nelle Giunte Pisapia e Sala Pierfrancesco Majorino. Insomma, il numero uno di Palazzo Marino sottolinea che il modello Milano, in fondo, negli ultimi anni è stato un po’ snobbato dai vertici nazionali dem e meriterebbe maggior considerazione. Provenzano, nel suo intervento, fa capire a Sala che il Pd presterà più attenzione agli esponenti della politica milanese di centrosinistra – "sì, lo farò" – e si augura che un nuovo protagonismo del capoluogo lombardo possa partire proprio dalla rielezione del sindaco alle elezioni comunali d’autunno. A proposito della sfida per Palazzo Marino, intanto, la Tajani annuncia che non si ricandiderà, dopo due mandati da assessore. Il sindaco, in ogni caso, non crede che lei mollerà tutto: "Che Cristina non si occuperà più di politica ci credo relativamente". E poi sottolinea: "Il capitale ha scelto il green".

Sul fronte centrodestra, infine, l’ipotesi di una candidatura a sindaco di Oscar Di Montigny resta in pole e il segretario della Lega Matteo Salvini spiega: "Mi piacerebbe candidare non solo un sindaco ma una squadra, almeno un tridente con sindaco, vicesindaco e un assessore forte". Il ticket Di Montigny-Albertini, però, non è gradito da Forza Italia. Altri candidati sindaci sono già in campo. Il socialista Giorgio Goggi oggi pomeriggio sarà in piazza Cordusio per incontrare gli elettori. L’anti-euro Gianluigi Paragone, invece, ha avviato una campagna di manifesti con il suo volto in metrò.

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