di Massimiliano Mingoia Si presenta in Consiglio comunale per parlare dell’emergenza sicurezza dopo le gravi violenze sessuali di Capodanno in Piazza Duomo e la recente colluttazione con tanto di spari tra un “ghisa’’ e un gruppo di ragazzi in viale Coni Zugna ("l’intento è di prendermi le mie responsabilità"), spiega che i 500 nuovi vigili urbani promessi in campagna elettorale saranno assunti entro due anni ("240 entro novembre 2022, altri 260 entro novembre 2023. Giovedì prossimo daremo il via al bando per la formazione delle graduatorie") e poi chiama in causa il ministero dell’Interno: "Lo dico in modo chiaro: ci aspettiamo che questo ingente sforzo del Comune sia accompagnato da un adeguato e immediato rinforzo da parte dello Stato". Il sindaco Giuseppe Sala chiede al Viminale che in tempi brevi arrivino a Milano più poliziotti e più carabinieri per presidiare il territorio, perché "anche se qualcuno se ne ricorda a intermittenza, l’ordine pubblico in Italia è affidato al ministero degli Interni". Il primo cittadino, dopo giorni di attacchi da parte del centrodestra sul Far West a Milano, prova a uscire dall’angolo e a dare la sua visione della sicurezza in città. Sul fronte del potenziamento della Polizia locale, Sala precisa che la tempistica delle 500 assunzioni entro il 2023 non si può accelerare, "anzi sarebbe sbagliato farlo. I nuovi assunti devono essere addestrati. Ma grazie a queste nuove assunzioni (e a quelle necessarie per reintegrare le uscite annuali) l’organico dei vigili passerà a 3.350 unità, massimo storico mai raggiunto in precedenza". Il sindaco promette anche che saranno investite "significative risorse" per aumentare il numero di telecamere per la videosorveglianza delle strade. Sala, invece, non entra nel dettaglio dei fatti che hanno scatenato la polemica. Sulle violenze sessuali a Capodanno in Piazza Duomo, si limita a dire che aver annullato il concerto ...
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