Sagra della polenta Successo e pioggia di critiche "Prezzi alti e niente bancomat"

L’evento gastronomico di San Donato Milanese ha richiamato moltissima gente ma in tanti si sono lamentati: "In quattro persone abbiamo speso 75 euro, troppo caro"

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Migliaia di avventori, ma insieme alla festa gastronomica vanno in scena anche le polemiche. Bilancio positivo per il primo week-end sandonatese della Sagra della polenta in piazza Pieve, all’interno di una tensostruttura da oltre 2mila posti appositamente allestita. E il 3, 4 e 5 febbraio si replica. Ma non manca chi si lamenta per i prezzi. "Polenta buona, ma troppo cara. In quattro, 75 euro", scrive Giorgio Guaita sul profilo Facebook del Comune di San Donato. Proprio l’ente locale ha concesso l’uso gratuito dello spazio, dov’è stata montata la tensostruttura. "Un piatto di polenta e brasato a 17 euro e un bicchiere di vino a 4, mi sembra un po’ eccessivo", conferma Roberta Leccese. "Bella iniziativa, ma prezzi troppo alti", è il post di Rita Strecapede. Nel mirino anche le modalità di pagamento: solo contanti, niente bancomat, o carte di credito. "Se possono essere tecnologici per ricevere prenotazioni tramite click – rimarca Roberto Tarzia -, perché non possono accettare pagamenti pos?". "Porzioni abbondanti e prezzi giustificati dai costi delle materie prime e dell’allestimento – ribatte Alessandro Fico, presidente dell’associazione organizzatrice Musika Viva -. Vista la natura non continuativa dell’evento, non corre l’obbligo di attrezzarsi per il pos". Gli organizzatori si dicono soddisfatti per la buona riuscita della festa culinaria, che ha risvolti di socialità e aggregazione. La Sagra della polenta promossa da Musika Viva è stata ospitata lo scorso autunno a Melegnano, nel fossato del castello mediceo. Qualche polemica per il fatto che il Comune ha concesso l’uso gratuito dello spazio, dov’è stato allestito il tendone.Alessandra Zanardi

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