Ruby ter e 'olgettine', il legale di Berlusconi: "Ognuno si difende come può"

La prima a parlare in aula, il 17 novembre, sarà Marysthell Polanco. Intanto, i giudici fanno sapere che sono "inutilizzabili" i verbali delle ragazze

Marysthell Polanco

Marysthell Polanco

Milano, 3 novembre 2021 - Oggi, a Milano, nuova udienza del processo Ruby ter, in cui Silvio Berlusconi è imputato insieme ad altre 28 persone, accusati a vario titolo di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Le 'olgettine' sono pronte a testimoniare? "Ognuno faccia quello che crede come ritiene meglio di dover difendersi: non entro nel merito delle valutazioni, opportunità e prerogative difensive delle persone che non assisto", ha detto Federico Cecconi, difensore del leader di Forza Italia, replicando a chi gli chiede se è preoccupato da eventuali dichiarazioni di alcune delle donne che sarebbero pronte a testimoniare.

"Al momento attuale noi non sciogliamo la riserva in maniera definitiva: l’intendimento è quello, per adesso, di riservarci le dichiarazioni spontanee", ha spiegato ancora il difensore a chi gli ha chiesto se il Cav si farà sentire nel processo milanese. L’avvocato non esclude neppure l’esame dell’imputato, ma per ora non svela le carte, visto che la scelta difensiva sarà fatta "anche alla luce di una valutazione complessiva dell'andamento dell'istruttoria e in base a chi verrà sentito in sede di esame degli imputati", spiega a margine dell’udienza.

Intanto, Cecconi ne è convinto, l’assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo di Siena ridimensiona il dibattimento Ruby ter. "Lo penso fermamente per una ragione molto semplice: il processo senese è una gemma, un frammento di quello che era inizialmente un unico processo con la stessa prospettazione accusatoria, la stessa impostazione per quanto riguarda le contestazioni e le modalità descrittive della condotta che anche qui viene contestata a Berlusconi, quindi non c'è dubbio che inevitabilmente è una sentenza che pesa anche nell'ambito di questo processo", ha concluso il difensore.

"Inutilizzabili i verbali delle ragazze"

Nel frattempo, accogliendo un'istanza della difesa di Silvio Berlusconi, la settima penale ha dichiarato "inutilizzabili" dai giudici di Milano del caso Ruby ter le dichiarazioni delle giovani presenti alle serate di Arcore e rese come testimoni nei due processi sul caso Ruby. "Questa ordinanza è importantissima - ha commentato l'avvocato Cecconi - perché di fatto si dice che le dichiarazioni nel Ruby 1 e 2 sono inutilizzabili per un vizio patologico".  Stando all'ordinanza letta stamani dal collegio presieduto da Marco Tremolada, si dice, come ha chiarito il legale, che "tutte le deposizioni dei Ruby 1 e 2 sono affette da un vizio patologico e non possono essere usate in questo processo". Dichiarazioni su cui si basa l'accusa di falsa testimonianza e quella correlata di corruzione in atti giudiziari. Le giovani, in sostanza, come ha spiegato l'avvocato, non potevano essere sentite nei due processi sul caso Ruby come testimoni ma come indagate e dunque consapevoli nel caso di rendere dichiarazioni autoaccusatorie. 

Le testimonianze, da Marysthell Polanco a Barbara Guerra

La prima imputata a raccontare la sua verità sui festini del bunga bunga di villa San Martino sarà Marysthell Polanco. La prossima udienza, in caledario per il 17 novemnbre, sarà infatti interamente dedicata all'intervento in aula dell'ex olgettina che, come aveva già preannunciato il suo difensore, non si farà interrogare da pm e avvocati ma renderà "una serie di dichiarazioni spontanee piuttosto articolate" e perciò parlerà "almeno un paio d'ore". L'udienza successiva toccherà invece a Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli salire sul banco degli imputati per l'interrogatorio in aula. Le due ex olgettine erano presenti alle scorse udienze e si sono dette entrambe pronte a rispondere alle domande dei magistrati milanesi e a raccontare nel dettaglio in aula cosa realmente accadeva durante i festini di Arcore. Sempre nell'udienza del 24 novembre è atteso anche l'interrogatorio di Luca Giuliante, primo avvocato di Ruby. Il 1 dicembre dovrebbe toccare invece a Luca Risso, ex compagno di Ruby, rispondere alle domande di magistrati, avvocati di parte civile e difensori degli altri uronoimputati. Il problema, come ha spiegato oggi il suo difensore, è che Risso vive in Messico e per entrare in Italia deve osservare un periodo di 14 giorni quarantena. Non è insomma escluso che il suo interrogatorio possa slittare. Anche per questo i giudici hanno fissato un'altra udienza per il 22 dicembre. Poi si tornerà in aula il 19 e il 26 gennaio 2022.

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