Ruby ter, D'Urso e Sgarbi ammessi tra i testimoni: agli atti le dichiarazioni di Fadil

La decisione dei giudici del processo che vede Silvio Berlusconi imputato insieme ad altre 28 persone tra le quali molte Olgettine

Imane Fadil

Imane Fadil

Milano, 25 luglio 2019 - Hanno ammesso tutte le decine e decine di testimoni richiesti dalla Procura e dalle difese, compresi Vittorio Sgarbi e Barbara D'Urso, i giudici di Milano che questa mattina per quasi due ore hanno letto una lunghissima ordinanza sul via libera alle prove richieste nel processo sul caso Ruby ter che vede Silvio Berlusconi imputato assieme ad altre 28 persone, tra cui molte 'Olgettine'.

I giudici della settima penale hanno anche deciso che entrano agli atti del processo tutte le dichiarazioni rese da Imane Fadil, una delle testimoni 'chiave' dell'accusa nei processi sul caso Ruby, morta lo scorso 1 marzo, e anche quelle, compresa un'intervista, rese dall'ex legale di Ruby, l'avvocato Egidio Verzini, deceduto in una clinica svizzera col suicidio assistito. La testimonianza di Sgarbi era stata richiesta dalla difesa del leader di FI come "prova contraria" alle dichiarazioni delle testimoni Fadil, Ambra Battilana e Chiara Danese sul 'bunga-bunga' ad Arcore. Sgarbi è stato di recente protagonista di uno scontro in tivù con Marysthell Polanco, una delle “olgettine” imputate ma che ha preannunciato di voler dire la "verità", diversa da quella delle "cene eleganti". Una battaglia, quella tra Sgarbi e Polanco, che sta andando avanti anche a colpi di querele e controquerele. 

In sostanza, i giudici (presidente del collegio Marco Tremolada)hanno respinto numerose eccezioni di inutilizzabilità delle difese e relative all'ingente mole di atti depositata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Luca Gaglio come prove. E hanno anche deciso di ammettere tutti i testi richiesti da difese (un'ottantina solo quelli della difesa di Berlusconi) e pm perché allo stato "non vi è ragione di escluderli", ma chiaramente si sono riservati di valutare nel corso del processo se tagliare o meno alcuni testimoni. Dopo oltre 2 anni e mezzo dalla prima udienza del processo (che poi ha dovuto attendere la riunificazione con altri filoni), il dibattimento si aprirà finalmente con i primi testimoni (alcuni consulenti informatici e testi di polizia giudiziaria) il prossimo 23 settembre. 

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